“Una volta che hai viaggiato, il viaggio non finisce mai, ma si ripete infinite volte negli angoli più silenziosi della mente. La mente non sa separarsi dal viaggio”. (Pat Conroy)
Questo ottimo album invita l’ascoltatore a intraprendere un viaggio insieme all’artista. Come ricorda Conroy, un viaggio che non si separa dalla nostra mente, ma si insinua e si ripete.
Queste 11 tracce originali vedono Theo Allegretti alla ricerca della trascendenza, dell’illuminazione interiore, del Karma, dell’io o qualsiasi possa essere il suo ma anche il comune punto di arrivo dell’umanità, conosciuto o no. Un viaggio nell’essere umano, nella sua storia, nell’intimità sia singola che collettiva. Un viaggio alla ricerca della luce.
Nel booklet l’artista racconta all’ascoltatore questa sua ricerca. Ogni brano è un riferimento a un preciso momento della storia umana: da Lost in Abyss ovvero la caduta dell’umanità nel Tartaro, luogo mitologico greco dell’Ade ove si identifica l’abisso profondo e laddove ci si rivolge a Dio in un mantra di Kyrie Eleison per chiedere perdono; Ritual definito rito di esorcizzazione per un passaggio a una condizione diversa, per un superamento dell’abisso; Saling with Dolphins la traversata dell’imbarcazione, la stessa del naufragio dell’umanità, che viene salvata da alcuni delfini che la guideranno verso la sicurezza; Ancient Memories in riferimento alla storia dell’uomo quando ha conosciuto dignità e luminosità d’animo e di pensiero; Pythagoras Dance un omaggio a Pitagora, eccelsa mente del passato, con una danza propiziatoria; Thoughts riflessione sulla condizione dell’essere umano, condizione imperfetta, ma anche riflessione per una serenità trascendente; In Search of Light il racconto del viaggio del pensiero di saggezza cercando le ragione della vita, della felicità terrena; Waves tutte le incognite di una partenza, di un viaggio ma anche la forza e la coscienza serena nell’affrontarlo; 7th Path la strada, il percorso, che i viaggiatori intendono affrontare nella ricerca della trascendenza; Light Rays i raggi di luce trascendente, la vita oltre la morte, oltre l’esperienza terrena; Epilogue la conclusione della ricerca, del viaggio, il raggiungere una nuova condizione ma di felicità, di serenità.
Accompagnano Theo Allegretti in questo grande lavoro musicisti di primissimo piano della scena musicale italiana e internazionale come: Nicola Alesini (sax soprano), Paolo Camerini (contrabbasso), Andrea Ceccomori (flauto), Mario Pio Mancini (bouzouki) e Simone Pulvano (percussioni). Prodotto da Dodicilune, distribuito in Italia e all’estero da IRD e disponibile nei migliori store online.

THEO ALLEGRETTI ONLINE
Facebook | Instagram | Sito web ufficiale | Bandcamp
I MUSICISTI DI IN SEARCH OF LIGHT (Fonte: Dodicilune)
Pianista, impro/compositore, Theo Allegretti ricerca un linguaggio personale tramite sonorità evocative e la rilettura di generi, rivelandosi in un espressionismo spirituale. Intraprende studi classici e jazz, perfezionandosi con Giorgio Gaslini, Gianni Lenoci, Enrico Pieranunzi. Suona in piano solo già dal 1990. Realizza jingles, arrangiamenti, musiche per radio-tv, si esibisce in recital di poesia, teatro, danza, performance con la confluenza di varie arti. Il suo reading-concerto “Memorie del Principio”, su testi dei presocratici, viene presentato in diverse rassegne, diviene spettacolo di teatro-danza e disco in piano solo (Dodicilune, 2016), ottenendo unanimi consensi (JAZZIT likes it, Pianosolo). Sue peculiarità sono la composizione istantanea e la coniugazione con parola, azione scenica e arti visive.
Con oltre trenta album all’attivo, Nicola Alesini è un artista prolifico e sempre intento a spingere più in là i limiti dell’espressione. Il suo suono nasce dall’introspezione ed evoca suggestioni oniriche, radicandosi in parte nella tradizione e in parte nell’improvvisazione. Da sempre dedito all’ibridazione di linguaggi diversi, ha collaborato con numerosissimi artisti nazionali ed internazionali. Tra questi, David Sylvian, J. H. Roedelius, Claudio Lolli. Da sempre partecipa ad iniziative di tipo sociale e civile. Tra queste spicca la collaborazione con la sorella di Paolo Borsellino, Rita, per le commemorazioni di quest’ultimo.
Contrabbassista, bassista e compositore romano, Paolo Camerini inizia la sua attività con i Cyclone, formazione psychobilly-rock. Co-fondatore del gruppo etno rock Nuove Tribù Zulu, suona attualmente nel duo etno folk Traindeville, nel progetto Il Sogno, viaggio tra poesia e musica, con Musicians for Human Rights e altre formazioni. Ha collaborato al progetto NOW Nomadic Orchestra of the World con cui ha partecipato a diversi tour in India e Italia. Ha realizzato laboratori musicali con i bambini in diversi paesi dal Sudafrica all’India e nelle scuole italiane. Ha inciso e prodotto numerosi dischi, composto colonne sonore per programmi TV, film e documentari.
Andrea Ceccomori è un flautista eclettico, musicista del Memorial 9/11 in NYC. Alle spalle 300 prime esecuzioni, solista presso: Lincoln Center New York, Teatro San Pedro Porto Alegre, Gestaig Monaco, Roy Thomson Hall Toronto, Kings Place Londra, Fondazione Menhuin Madrid, UCAS Pechino, Sala Scriabin Mosca, Museo Tolstoj San Pietroburgo, Louvre Parigi, Sala Paolo VI in Vaticano e Castel Gandolfo, Università americane, in tutta Italia, Europa, Canada e Stati Uniti, Sudamerica e Africa. 20 titoli di cd a suo nome, trasmissioni TV e radio (RAI1, RAI5, Radio3, Radio Vaticana, Radio Popolare, Radio New York, Radio Sofia), 3 libri (Flauto Oggi, Di magici flauti, Il musicista Ispirato e Illuminato). Docente di Masterclasses in Università brasiliane, americane, russe, rumene, bulgare.
Polistrumentista, Mario Pio Mancini fonda gli Indaco con Rodolfo Maltese, storico chitarrista del Banco del Mutuo Soccorso, insieme ad Arnaldo Vacca, ormai 30 anni fa. Il gruppo è considerato un punto di riferimento della world music italiana. Intorno a questa formazione a geometria variabile, Mancini collabora negli anni con Lester Bowie (AEoC), Mauro Pagani (PFM, De André), Francesco di Giacomo (BMS), Eugenio Bennato, Toni Esposito, Paolo Fresu, Daniele Sepe, Snowy White (Pink Floyd, Thin Lizzy) e tanti altri. A dicembre 2022, con un organico in parte rinnovato, Mancini ha pubblicato con gli Indaco “Due Mondi”.
Percussionista e autore, è nell’ambito della musica mediterranea e dell’ethno-jazz che Simone Pulvano realizza le sue collaborazioni più importanti, sia in studio che sul palco, in Italia e all’estero. Ha suonato nella sua carriera con: Ziad Trabelsi, Pejman Tadayon, Jamal Ouassini, Mondocane, Handala, I Circolabili e molti altri. Attualmente è impegnato come percussionista in numerosi progetti che spaziano dalla musica araba classica alla world music, dal repertorio popolare italiano all’electronic live set. È ideatore e direttore della “Takadum Orchestra”, formazione con tre dischi all’attivo, e cofondatore del progetto Mesudì, ensemble di sole voci e percussioni. Svolge attività didattica.