ROME CHAMBER MUSIC FESTIVAL – La XVIII edizione

Si terrà dal 21 al 25 novembre 2021 all'Auditorium Conciliazione in Via della Conciliazione 4, Roma. Il 22 novembre con una serata speciale al Salone dei Cinquecento in Piazza della Signoria, Firenze. La serata finale del 25 all'insegna della contaminazione con Beethoven, Leonard Bernstein e l’omaggio a Frank Zappa

Oltre 40 musicisti da 3 continenti, tra Roma e Firenze, per una staffetta di musica che accosterà geni musicali diversi, tra questi: Ludwig Van Beethoven, Frank Zappa e Leonard Bernstein

Dopo aver accostato il barocco al bluegrass e a Brahms, il tango a Mozart, e i grandi classici al rock, non disdegnando il pop si pensi alla collaborazione con Mike Mills dei R.E.M., il Rome Chamber Music Festival torna in Italia per la prima volta nel luogo che ha segnato il debutto, nel 1994, del suo direttore artistico Robert McDuffie, l’Auditorium della Conciliazione di Roma.

Quattro concerti il 21, 23, 24, 25 novembre, e per la prima volta una data speciale al Salone dei Cinquecento in Piazza della Signoria a Firenze il 22 novembre

Tutto questo per festeggiare i 18 anni di un festival unico nel suo genere, un’eccellenza internazionale nel panorama dei festival musicali, sulle note di tre straordinari innovatori della musica di tutti i tempi e di altri autori di capolavori quali Chausson e l’esule Castelnuovo Tedesco

Dopo un anno di silenzio dovuto alla pandemia, il Rome Chamber Music Festival riparte così da Ludwig Van Beethoven, ma anche da Frank Zappa e Leonard Bernstein – tre musicisti in contrasto creativo con la loro epoca, tre anticonformisti moderni, che hanno arricchito con le loro invenzioni il gusto del pubblico, capaci di rompere schemi e barriere sociali e culturali.

Un programma d’eccezione che gioca, unisce e combina l’originalità dei brani con una staffetta di appuntamenti in compagnia di 10 maestri di chiara fama insieme a 30 giovani talenti e professionisti.

Robert McDuffie - Foto di Elena Mancini
Robert McDuffie – Foto di Elena Mancini

Quattro diverse serate all’Auditorium della Conciliazione di Roma, vero e proprio tempio della musica classica, e una serata speciale di beneficenza nel Salone dei Cinquecento del Vasari in Piazza della Signoria a Firenze con musicisti di fama mondiale scelti dal violinista Robert McDuffie per cimentarsi in un dialogo con il pubblico attraverso la musica da camera.

Si parte il 21 e 22 novembre, rispettivamente a Roma e Firenze, nel segno di Ludwig van Beethoven, di cui nel 2020 si sono festeggiati i 250 anni dalla nascita: la serata ha inizio con il Quartetto per archi in do maggiore, op. 59, n. 3, “Razumovsky” con Lawrence Dutton, violista dell’Emerson String Quartet e coach di questa edizione del Festival e, al violino, la giovanissima Aubree Oliverson, che si sta affermando come una delle più promettenti violiniste americane. A seguire, il Concerto per violino, piano e quartetto d’archi di Ernest Chausson affidato al maestro Robert McDuffie.

Il 23 ottobre di nuovo all’Auditorium Conciliazione con un’intera serata dedicata a Beethoven e le sue sinfonie: per prima, la Sinfonia n. 1 in do maggiore, op. 21, arrangiata per pianoforte, flauto e archi; viola e basso aggiunti dalla partitura sinfonica con il M° McDuffie al violino, e al piano Elena Matteucci, titolare della cattedra di Pianoforte e del biennio sperimentale di Pianoforte e Musica da Camera al Conservatorio “A.vCasella” dell’Aquila e coach del festival. La serata prosegue con il Settimino in mi-bemolle maggiore, op. 20 di Beethoven con il ritorno di Lawrence Dutton alla viola: sul palco insieme a lui, la clarinettista e coach di questa edizione Letizia Elsa Maulà, Guglielmo Pellarin – Primo corno dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia – e Valentina Scheldhofen Ciardelli al contrabbasso.

Rome Chamber Music Festival - Foto di Elena Mancini
Rome Chamber Music Festival – Foto di Elena Mancini

A Leonard Bernstein, che negli spazi dell’Auditorium della Conciliazione, si esibì nel 1989, è dedicata la serata del 24 novembre con le sue Arie e Barcarole per mezzo soprano baritono e pianoforte a 4 mani, cantate da Thomas West e Mary Rice e con il coach Michael Barret, prestigioso direttore d’orchestra, al pianoforte. In programma, la stessa sera, il Quintetto per chitarra e archi op. 143 di Mario Castelnuovo-Tedesco, con la coach Renata Arlotti alla chitarra.

LA SERATA DI CHIUSURA DEDICATA A BEETHOVEN, BERNSTEIN E FRANK ZAPPA

La serata di chiusura del Rome Chamber Music Festival 2021 – all’Auditorium Conciliazione di Roma il 25 novembre – sarà all’insegna della contaminazione e dell’unicità, in un incontro storico tra Frank Zappa e la musica da camera. Da un lato il genio di Frank Zappa e dall’altro quello di Ludwig Van Beethoven, in una serata che celebra l’immortalità della musica in tutte le sue forme. 

Laserata si aprirà con il Concerto per pianoforte n. 4 in sol maggiore, op. 58 arrangiato per pianoforte ed il Quintetto d’archi di Beethoven, ricostruito da Hans-Werner Küthen dal manoscritto inedito, con al pianoforte Andrea Lucchesini, coach di questa edizione.

La serata si chiuderà con l’omaggio a Frank Zappa con Luca Sanzò alla viola e al contrabbasso Valentina Scheldhofen Ciardelli – profonda conoscitrice del geniale compositore americano – di cui ha iniziato a trascrivere e arrangiare la musica all’età di 11 anni. A distanza di 50 anni dalla pubblicazione di Fillmore East – June 1971, spettacolare album live del gruppo The Mother of invention di Zappa con la partecipazione straordinaria di John Lennon e Yōko Ono, il Rome Chamber Music Festival affida così la chiusura di questa inedita edizione invernale regalando al suo pubblico le più inaspettate contaminazioni. 

«Per noi è fondamentale abbattere l’idea che la musica classica sia un oggetto d’antiquariato e quindi cerchiamo di fare accostamenti che potrebbero sembrare azzardati, ma che invece comunicano lo spirito che ci anima. Quest’anno il grande Beethoven è insieme a Bernstein, che ho conosciuto e frequentato, un genio che mi ha influenzato profondamente. Frank Zappa corona i nostri sforzi perché la sua accurata formazione musicale non lo ha trasformato in uno zombie della musica colta (diceva lui così), bensì gli ha permesso di comunicare con il mondo del pop in maniera intelligente, ironica e libera. Questi sono i valori in cui crediamo». (Robert McDuffie)

«Il Rome Chamber Music Festival è una fondazione non profit che ha bisogno del sostegno di sponsor e amici. Insieme abbiamo un obiettivo, invitare in Italia interpreti di fama consolidata e giovani virtuosi da tutto il mondo, per offrire un evento culturale dal profondo valore simbolico. Ci auguriamo che il pubblico premi il nostro coraggio, ce ne vuole tanto». (Jacopa Stinchelli, Direttore Generale Fondazione Rome Chamber Music Festival)

Prezzo Unico: 25 Euro. Biglietti acquistabili su Vivaticket.