LUIZA CONSTANTIN – “Taffetà”

Nell'album di esordio della cantante rumena la commistione tra jazz, sonorità sudamericane e reminiscenze del cantautorato storico italiano si fondono con un'elettronica calda e moderna

Luiza Constantin è una di quelle voci che vibrano, disegnano, ammaliano. E che, offrendo al pubblico la propria interiorità senza sovrastrutture, toccano le corde più profonde e sensibili dell’animo umano.

Provare – anzi, ascoltare – il suo album d’esordio per credere.

S’intitola Taffetà, è distribuito da Artist First e nasce da una collaborazione con l’artista e produttore Antonio Catalano.

Fuori da giugno di quest’anno, vanta collaborazioni con musicisti provenienti da varie estrazioni, come quella con il trombettista e trombonista americano Michael Supnick.

A dipingere questo complesso quadro armonico c’è la voce profonda, a tratti ruvida di Luiza: connotata da un’ istintività raffinata e viscerale. Dal punto di vista musicale, avviene qualcosa di straordinario: la commistione tra jazz, sonorità sudamericane e reminiscenze del cantautorato storico italiano, si fondono con un’elettronica calda, moderna, piena di energia in cui spicca la voce dell’artista, che ricorda le migliori interpreti del soul dei nostri giorni. In definitiva: un viaggio ricco delle più particolari sfumature.

Taffetà contiene otto tracce dense di significato, collegate da quel motore che ogni cosa muove: l’amore. Che può nascere, finire, rincorrere ed essere rincorso, ma che al di là di tutto fluisce senza interruzione, così come la vita.

Preziosa, il frizzante brano d’apertura che ha vinto il prestigioso premio Poggio Bustone, è uscito accompagnato da un videoclip che è un omaggio all’arte di strada e alla sua cultura, piena di vita e colori. Su questo genere, brioso e vivace, anche tracce come La fiamma nel buio e Vera sei; ma non mancano brani più morbidi e sentimentali, come Taffetà e Giro di Boa. 

Non si può non riconoscere a questa straordinaria artista la capacità di strappare un’emozione, raccontando le complesse sfumature della vita, gli alti e bassi, le cadute, le rincorse e le vittorie. Proprio la complessità dell’esistenza, raccontata coerentemente dalla Constantin, fa sì che chi ascolti si riconosca, si lasci andare e venga cullato da un album che ha il sapore dell’autenticità.