SANTA CECILIA – Questa sera si apre la nuova stagione sinfonica sulle note di Mahler

Questa sera, alle 19.30, inaugura la nuova Stagione Sinfonica dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia.

Jakub Hrůša, Direttore Ospite Principale dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, dirige l’Orchestra e il Coro dell’Accademia in uno dei capolavori di Gustav Mahler, la Sinfonia n. 2 in do minore “Resurrezione”, una composizione simbolicamente foriera di speranza e di rinascita.

Se si crede, come io credo, che nessun altro compositore sia stato in grado di creare qualcosa di più alto e insieme spiritualmente profondo, la Seconda di Mahler è una sfida enorme per chi interpreta e per chi ascolta” ha affermato il Direttore alla conferenza stampa di presentazione del concerto tenutasi martedì scorso.

E’ Mahler stesso, in una lettera all’amico Max Marschalk, ad interpretare la sinfonia, ispirata allo schema “morte e trasfigurazione”. Il primo movimento, intitolato Totenfeier (Rito funebre), comincia dove era terminata la Prima Sinfonia: è l’eroe del “Titano” che Mahler porta alla tomba. Coloro che lo amarono, chini sulla bara, vengono assaliti dal grande interrogativo: «Perché sei vissuto? Perché hai sofferto? È tutto questo solo un immane, atroce scherzo?». Ad esso segue un Andante concepito come un dolce ricordo che affiora quando si pensa a una persona cara scomparsa: «un raggio di sole, puro e senza ombre, uscito dalla vita di questo eroe». Con il vertiginoso Scherzo – che elabora il tema del Lied Des Antonius von Padua Fischpredigt (La predica ai pesci di sant’Antonio da Padova), tratto dalla raccolta di canti popolari curata da Arnim e Brentano Des Knaben Wunderhorn (Il corno magico del fanciullo) – si torna invece all’insensatezza del vivere, «un incubo spaventoso da cui scuotersi d’un tratto con un grido di raccapriccio». Nel quarto tempo la voce di contralto guida alla ricerca di Dio intonando il Lied Urlicht (Luce primordiale), anch’esso ricavato dal Wunderhorn. Infine, l’ultimo tempo – che incorpora l’intervento di coro, soprano e contralto sul testo dell’ode Auferstehung (Resurrezione) di Friedrich Klopstock – è inteso come una risposta alle domande esistenziali del primo. Qui Mahler non parla più solo del suo eroe, ma di tutta l’umanità, veicolando un messaggio di fede che nel bagliore accecante della luce passa dal Giudizio Universale alla Resurrezione di tutte le anime.

E’ una composizione altamente simbolica ed imponente. E’ il titolo perfetto per aprire sia la nuova stagione che una nuova epoca post pandemica.

Le voci soliste saranno di Rachel Willis-Sørensen (soprano) e Wiebke Lehmkuhl (contralto).

Le repliche terranno venerdì 8 alle ore 20.30 e sabato 9 alle ore 18.

Per info: www.santacecilia.it