Dal 24 luglio al 31 ottobre 2021 alcune delle più importanti opere del grande artista Igor Mitoraj famoso in tutto il mondo per i suoi “giganti feriti”, saranno esposte per la prima volta contemporaneamente in tre luoghi straordinari dell’arte e della cultura, famosi in tutto il mondo, come Noto, Villa Romana del Casale e la città storica di Piazza Armerina.

I comuni di questi siti dichiarati Patrimonio dell’Umanità Unesco hanno deciso di allestire questa mostra per esprimere un messaggio di speranza e di rigenerazione, dopo l’emergenza sanitaria che ha rimesso in discussione le condizioni e gli stili di vita a livello mondiale. La Sicilia, da sempre luogo d’incontro delle civiltà mediterranee, è terreno fertile per accogliere e valorizzare la poetica e l’espressività artistica di Mitoraj.
“L’Abbraccio” è il filo conduttore della mostra che mette in luce il valore profondo della interrelazione tra gli individui, tra le culture diverse e le profonde radici storiche, che ritroviamo nella bellezza del barocco siciliano e nello splendore dei mosaici romani di Villa Romana del Casale.
Il messaggio di contemporaneità di questi 15 capolavori di Mitoraj esposti entra in sintonia con il respiro della cultura antica in un abbraccio che rafforza il senso di appartenenza delle comunità, segna le possibili nuove traiettorie per il futuro, e una nuova consapevolezza per il domani. Le sculture richiamano gli eroi e gli dei classici, riportati dall’artista alla dimensione contemporanea della sofferenza dell’uomo e della vocazione verso la bellezza e l’armonia con la natura. Busti, teste mozzate, antichi guerrieri rievocati per dimostrare la loro umanità e “l’abbraccio” con la civiltà. Eroi non più dimenticati insieme alla loro immortale bellezza.

Nell’area archeologica di epoca tardo imperiale, Villa Romana del Casale, si potrà ammirare in prima mondiale l’opera LUCI DI NARA II, una scultura che rientra nel filone orientale del percorso artistico del Maestro. Il soggetto, molto caro a Mitoraj, è stato esposto al British Museum durante la mostra Time Machine, ma in queste dimensioni e nel materiale marmoreo è un’esposizione inedita. Il soggetto è anche una citazione di un frammento di scultura monumentale ritrovata nell’Antico Egitto.
La grandiosa mostra espone nelle tre meravigliose location le seguenti opere:
VILLA ROMANA DEL CASALE
Luci di Nara II (2014) – Coppia per l’eternità (2012) – Herms Tivoli (2005) – Gorgona Mosaico (1992) – Ikaro (1998) – Ikaria (1996)
PIAZZA ARMERINA
Ikaria Colonna (1987) – Tindaro (1997), Torso Croce ( 2013)
NOTO
Dedalo (2010) – Gambe Alate (2002) – Eros Bendato (1999) – Ikaria (1996) – Ikaro Alato (2000) – Eros Alato Screpolato (2013)
IGOR MITORAJ
Igor Mitoraj nasce il 26 marzo 1944 a Oederan, un piccolo centro della Sassonia, da madre polacca e padre francese.Trascorre la sua giovinezza in Polonia, nei pressi di Cracovia. Dopo gli studi al liceo artistico a Bielsko-Biała, all’età di diciannove anni, si iscrive alla facoltà di pittura dell’Accademia di Belle Arti di Cracovia, dove, negli ultimi tre anni, segue i corsi di Tadeusz Kantor (1914-1990), noto pittore, regista e scenografo teatrale.
Nel 1967 partecipa, con altri studenti dell’Accademia, a una mostra collettiva alla Galleria Krzysztofory di Cracovia. Nel 1968, Mitoraj, su consiglio di Kantor, lascia la Polonia e giunge a Parigi per ampliare la sua formazione culturale. Nello stesso anno, s’iscrive all’École Nationale Supérieure des Beaux-Arts (Accademia di Belle Arti). Il grande successo della sua prima importante mostra personale, organizzata nel 1976 presso la Galerie La Hune di Parigi, lo spinge a dedicarsi esclusivamente alla scultura. Nello stesso periodo gli viene assegnato il Premio per la Scultura a Montrouge, e l’allora ministro francese della cultura, gli mette a disposizione uno studio a Montmartre nel Bateau Lavoir.
Nei primi anni Ottanta decide di aprire una casa-studio a Pietrasanta in provincia di Lucca , e nel 1985 espone per la prima volta (in Italia) a Roma dentro Castel Sant’Angelo, mentre l’anno seguente è invitato a partecipare alla XLII Biennale di Venezia. Negli anni successivi espone in numerose mostre personali, riceve inviti a esporre nei più importanti musei internazionali; contemporaneamente, riceve prestigiosi incarichi per la realizzazione di sculture monumentali nelle principali metropoli.
Nel 2001 il Presidente della Repubblica Italiana gli conferisce il “Premio Vittorio De Sica”. Negli anni 2002 e 2006 si dedica alle scenografie e ai costumi per la “Manon Lescaut” e la “Tosca” di Giacomo Puccini, rappresentate nell’ambito del Festival Puccini di Torre del Lago. A Roma, nel 2003 installa la monumentale Dea Roma e nel 2006 le porte monumentali della Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri.

Igor Mitoraj è cittadino onorario delle città di Pietrasanta, Greve in Chianti e Massa Marittima. Nel 2007 l’Accademia di Cracovia gli conferisce la laurea honoris causa. Nel 2009 realizza due grandi progetti: le scenografie e i costumi per l’“Aida” di Giuseppe Verdi, ai Giardini di Boboli di Firenze, e la monumentale porta bronzea della chiesa dei Gesuiti di Varsavia. Nel 2010, la Facoltà dei Beni Culturali del Salento gli conferisce la laurea honoris causa in archeologia.
Nel 2011, la Valle dei Templi di Agrigento accoglie le sue opere monumentali. Con questa prestigiosa première il sito archeologico si apre all’arte contemporanea. Nello stesso anno espone al Museo Civico Archeologico di Sarteano. Nel 2012 le sue opere sono esposte a Ravello, nella Cappella di Villa Rufolo e nell’Auditorium Niemeyer. Nello stesso anno riceve l’onorificenza della Croce di Commendatore dell’Ordine della Rinascita Polacca. Nel 2013, in occasione del Centenario della “Fondazione dell’Arena di Verona” realizza la scenografia della “Messa da Requiem” di Giuseppe Verdi.
Nel 2014, in occasione del 950° anniversario della fondazione della cattedrale di Pisa, le sue opere vengono esposte nella piazza del Duomo, all’interno del Palazzo dell’Opera del Duomo e del Museo delle Sinopie. Ancora una volta, Mitoraj porta l’arte contemporanea in un luogo in cui non si era mai affacciata.
Igor Mitoraj muore a Parigi il 6 ottobre 2014.
Nel 2015, per omaggiare l’artista, la città di Pietrasanta ospita un’esposizione nella Piazza del Duomo e nel complesso di Sant’Agostino. Nel 2016 viene realizzato il sogno dell’artista di esporre le sue opere all’interno degli Scavi Archeologici di Pompei.