Quattro EP che usciranno separatamente in digitale e un CD pubblicato solamente in veste fisica. È questa la complessa e originale architettura della nuova uscita di Enrico Degani per Auand Records.
I quattro EP escono ogni secondo venerdì del mese a partire dal 9 aprile 2021 e successivamente il 14 maggio, l’11 giugno e il 9 luglio. Il CD fisico, che raccoglie l’intero lavoro, è stato pubblicato il 23 aprile.
Questo lavoro segna un punto di svolta per il chitarrista Enrico Degani. Dopo diverse collaborazioni in ambito jazzistico, che spaziano da Louis Sclavis ad Andrea Ayassot, e l’incontro con Fabrizio Modonese Palumbo (di recente uscita l’album in duo “Time Lapses” sempre in casa Auand) in questo suo album in solo Degani sceglie di mettersi in gioco non solo come chitarrista ma come artista in senso più ampio, dando vita a un originale mondo espressivo attraverso i più diversi strumenti musicali a sua disposizione.
«I miei “collaboratori” in questo album – confida Degani – sono una telecaster, una tastiera, una drum machine Volca Beats della Korg, un metallofono colorato, una chitarra classica, alcune mini mollette colorate, qualche microfono, la mia voce».
Un album quindi completamente in solitaria, dall’ideazione alla registrazione, dove brani cantati si alternano a brani strumentali, quasi sfumando l’uno nell’altro.
L’opera si struttura in quattro EP, altrettanti capitoli, potremmo definirli con un gioco di parole EP-isodi, di un racconto che descrive le fasi di vita di un robot quanto mai umano: nascita, giovinezza, età adulta, saggezza.

Alle prese con gli interrogativi di un futuro sempre più vicino Ia riflessione in musica di Degani, come nel celebre romanzo Do Androids Dream of Electric Sheep? di Philip Dick, indaga e interroga la natura complessa che intercorre tra essere umano e androide, umano e artificiale, soggetto e oggetto.
«Il tutto nasce – prosegue Degani – dalla volontà di raccontare le emozioni di un’identità costretta in una forma robotica, ma nonostante ciò intima e piena di timori, speranze e sogni delicati. Ogni giorno sperimentiamo che l’intermediazione del digitale nelle nostre vite è sempre più cospicua. Le persone lasciano sempre più spazio ai loro avatar e le infinite sfumature delle personalità reali si devono destreggiare in standard sempre più stringenti. Mi sono perciò immaginato il diario segreto di un robot che tra una mansione e l’altra si concede l’imperfezione di indugiare, di guardare il sole e le sue ombre. Una macchina perfetta che paradossalmente, in quanto tale, non riesce a rinunciare alla coscienza di sé, all’identità. Un macchina che tentenna, si meraviglia. In qualche modo la mia convinzione (o forse solo speranza?) è che nemmeno i robot riusciranno a smettere di sognare pecore elettriche».
«Così la musica che ho pensato per questo album – conclude Degani – cerca di emergere dagli angusti spazi di una normalità digitale quasi inespressiva, quasi inconfutabile. Mi verrebbe da dire che è un disco di musica elettronica, dove l’elettronica però fa di tutto per sembrare analogica. La perfezione del digitale lascia il posto a una certa umanizzazione del suono campionato rendendolo imperfetto, cercandone una sorta di anima. Inversamente alla meccanizzazione dell’uomo di “We are the robots” dei Kraftwerk qui prevale invece l’umanizzazione del robot. Non è l’umano a farsi robot ma il robot a farsi umano».
Tracklist
- Loading System
- Wake-Up
- Raise And Walk
- Dream
- My Human
- Module One
- I Dreamt I Was Wooden Made
- Papillons
- Raindrops
- Little Prayer
- Thinking
- Freedom Flower (Bella Ciao)
- Shutting Down
Enrico Degani: chitarre, basso, voce, synth, tastiere, groove box, metallophone
Registrato e mixato presso gli studi Flamingo tra gennaio e marzo 2020 da Enrico Degani
Masterizzato da James Plotkin
Prodotto da Enrico Degani
Produttore esecutivo: Marco Valente
Foto di copertina di Dana Nycz
Foto interne di Dana Nycz
Enrico Degani online