Una società maschilista in cui però cresce il numero di uomini nuovi, con cui le donne possono allearsi per un cambiamento reale non solo negli equilibri di potere, ma anche nelle relazioni. Ce la racconta Tiziana Ferrario, inviata di politica estera ed ex giornalista del TG1 nel suo nuovo libro Uomini é ora di giocare senza falli, appena pubblicato da Chiarelettere.
Un libro necessario, innovativo, ben documentato ma anche ironico e interattivo: ci sono diversi questionari per riportare le proprie esperienze e suggerimenti per riconoscere, ad esempio, un maschilista in coppia e in famiglia. L’autrice ha trovato le parole per dire, forte e chiaro che si può fare una vera rivoluzione contro il Patriarcato solo se uomini e donne sono alleati. Donne consapevoli e uomini nuovi. Non sono molti, come vedremo, ma è un buon inizio.
Si parte da un identikit molto dettagliato dei maschilisti, presenti nel lavoro, in famiglia, nello spettacolo, nello sport e nella scienza. Un panorama completo dei modi in cui il modello patriarcale, ben radicato in ognuno di noi, si esprime. Senza rabbia, ma con una disamina accurata del gap tra i sessi. Non mancano, però, suddite maschiliste, contente del loro ruolo subalterno e in attesa di un posto di potere, maschiliste consapevoli e inconsapevoli, un vero fuoco amico! E ci sarebbe materia per scrivere un altro libro, su una complicità femminile che impedisce, di fatto, il superamento di un “modello culturale malato”.
Ci sono anche gli incels, celibi involontari che odiano le donne perché preferirebbero maschi belli, ricchi e bianchi e che hanno portato a termine veri attacchi terroristici. E i maschilisti presenti in tutti gli schieramenti politici, ma anche nello sport e nello spettacolo, in cui il movimento Mee too ha portato alla luce abusi sessuali e molestatori seriali. Non mancano gli identikit dei maschilisti nella Chiesa e in redazione.
Ma ci sono, per fortuna, uomini femministi. Pochi rispetto a quelli, come sottolinea Tiziana Ferrario, restii ad esporsi e schierarsi apertamente a fianco delle donne, proponendo alternative reali alla struttura sociale. Ed ecco, tra gli altri, Barack Obama che ha preso posizione più volte sul tema dei diritti e della parità, Justin Trudeau, premier canadese che dichiara apertamente di educare i figli a essere femministi e Papa Francesco, che ha sostenuto una battaglia di dignità per le donne. Tra i giornalisti televisivi, Riccardo Iacona, molto sensibile a temi come l’educazione sentimentale nelle scuole, il femminicidio e la discriminazione di genere.
Più difficile accettare, tra gli uomini nuovi, Roberto Vecchioni, autore di Voglio una donna. Lui sostiene sia solo una canzone provocatoria ma é piena di ambiguità e stereotipi. Del resto lui si definisce “femminofilo” e descrive due femminismi: uno anacronistico e uno che crede nella parità. Ammette però che “il maschio è binario, ripete sempre le stesse cose, la donna è più complessa”.
Uomini é ora di giocare senza falli é un libro per le donne ma anche, come dice l’autrice “da regalare a quei maschilisti che ancora non hanno capito di avere i giorni contati, perché altri uomini femministi stanno avanzando”. Ci chiediamo quando questi uomini ci metteranno la faccia, avviando “un dibattito pubblico contro il maschilismo dilagante”, magari in una grande manifestazione nazionale contro la violenza sulle donne. Una opportunità reale di prendere le distanze dai maschilisti che, finora, sono la maggioranza e impediscono un reale cambiamento.