L’INTERVISTA – LUD: “Intere notti trascorse in studio, così è nato LAST YEAR”

Ludovico Pericoli - alias Lud, giovane musicista e compositore romano - pubblica un ottimo album di esordio dove la ricerca delle sonorità e delle melodie sposa un interessante e approfondito lavoro di sperimentazione. Tra le sue influenze principali, King Crimson, Pink Floyd e Genesis

Lud (Ludovico Pericoli) è un giovane musicista indipendente, influenzato dal prog rock degli anni ’70 e ’80 e soprattutto da band storiche come King Crimson, Pink Floyd e Genesis.

Il suo primo EP, Various States Of Mind (2018) contiene 34 minuti di musica strumentale senza soluzione di continuità che scorre da passaggi di Mellotron a lunghi assoli di chitarra e synth. Tutta la musica di Lud è scritta, composta, suonata, registrata e mixata da lui stesso.

Lud, quando hai iniziato a lavorare a LAST YEAR, il tuo primo album?

– Il lavoro sul nuovo disco è cominciato nel 2018, poco dopo la pubblicazione del primo EP Various States Of Mind. Le prime demo per LAST YEAR avevano un sound molto influenzato da Peter Gabriel 3 e Discipline dei King Crimson, simile al primo EP. Durante la chiusura totale a causa del virus, la ricerca del suono giusto e lo sviluppo di melodie creative hanno avuto luogo in innumerevoli notti trascorse a suonare in studio.

La copertina di LAST YEAR
La copertina di LAST YEAR

Che strumentazione usi per creare le originali atmosfere dei tuoi brani?

– Per il sound erano sempre presenti: il Mellotron, uno strumento degli anni sessanta emulato digitalmente insieme a molte altre tastiere come il Fairlight CMI e l’organo italiano Farfisa Compact Duo.

Nel tuo album c’è anche molta sperimentazione...

– La sperimentazione include sempre anche molte improvvisazioni con le Frippertronics, una tecnica di registrazione analogica sviluppata negli anni ’70 da Robert Fripp e Brian Eno concentrata sulla ripetizione e la modulazione in tempo reale di un suono in ingresso, in questo caso la chitarra elettrica, rendendo possibile la costruzione di enormi muri sonori. L’uso delle Frippertronics, poi diventate Soundscapes con l’avvento del digitale, si può ascoltare sul lato A del disco in de brani, Something Someday e November.

Poco prima della chiusura totale avevi composto un singolo, Stuck In Time.

– Poco prima della quarantena ho registrato e mixato una canzone intera nata dalla ricerca sonora. Quest’esperimento, ora intitolato Stuck In Time ha ricevuto un successo superiore alla media nelle piccole cerchie di persone che lo hanno ascoltato e così mi sono convinto a percorrere nuovamente lo stile sonoro di questo singolo per costruirvi altre tracce intorno. La canzone non è altro che un esperimento pop in 5/4 dal sound definito dagli amplificatori Roland JC120. Un minuscolo tentativo nel scrivere qualcosa di radiofonico, almeno un minimo!

Così alla fine è nato LAST YEAR…

– Penso di aver trascorso più tempo a mixare la musica e a perfezionare il sound invece che a suonare o registrare dato che l’immersione doveva essere la chiave del nuovo disco, due lati con tracce gapless per due prospettive diverse di ascolto.
L’uscita dell’album era inizialmente programmata per l’estate, ma son finito in un loop nella fase di mixaggio che l’ha fatta slittare a settembre.
Tuttora passerei ancora svariato tempo a perfezionare varie sfumature nel disco, se avessi deciso di posticiparne nuovamente l’uscita, ma poi ho deciso di rendere pubblico l’intero progetto.
Data la chiave di scrittura, ossia l’immersione, l’ascolto è consigliato su un buon impianto stereo, tenendo sempre a mente che lo streaming musicale da servizi come Spotify tende ad abbassare la resa sonora complessiva.
Le tracce ad alta qualità PCM sono comunque disponibili per l’acquisto su Bandcamp.