RUBRICA – Pillole d’arte #9

Immagine simbolo di oggi: “Composizione con rosso, giallo e bluPiet Mondriaan, 1929.

Linee e rettangoli colorati: queste  le ossessioni geometriche di Mondriaan. Alla ricerca di una “arte nuova”, assoluta, immutabile, in una parola “neoplastica”, il pittore olandese non rappresenta più un soggetto riconoscibile. Non c’è più sfondo o primo piano. Solo linee nere che si intrecciano con perfetta ortogonalità creando una dimensione di equilibrio, di armonia, di colori primari (rosso, blu e giallo oltre al bianco e il nero, i due non colori). La linea, nel suo infinito ontologico, può essere però solo la linea dell’orizzonte (la linea statica e immobile, la base portante) o la linea verticale, che rappresenta l’elevazione verso l’alto, verso il divino; mai una linea obliqua, perché segno di corruzione, di rottura, della simmetria della composizione. Questa ricerca di unità fondamentali, a tutti intuitivamente comprensibile, permette all’arte di diventare un linguaggio comune, semplice, e trascendere le diversità culturali. Come con una mappa di una città ideale, la mente e il cuore, imbrigliati in una rete di sicurezza, non vacillano più, trovano finalmente la strada perduta e l’uomo si affranca, esausto, dal caos. Le forme esatte, utopiche, di Mondriaan sono quindi un autentico messaggio di speranza, di bellezza, tra le macerie delle nostre società post pandemia, dove l’orientamento personale e sociale sembra perduto.

Non entri chi non conosce la geometria.” Platone #stopcovid19⛔️?✋