APPROFONDIMENTO – La dittatura della finanza e la marginalizzazione dell’economia

Il ritorno dell’Uomo e della sua dignità come fondamento del progetto del fare futuro.

La finanziarizzazione dell’economia e la politicizzazione integrale dell’uomo, ovvero la risoluzione dell’uomo nel cittadino, senza alcuno spazio per il privato, sono strumenti micidiali, invisibili, per realizzare la dittatura integrale dell’uomo sull’uomo.

Di pochi uomini sull’intera vita terrestre, sulle sue risorse, dove uomini e beni materiali sono indifferentemente mezzi.

Delegittimare il pensiero forte, privilegiare il pensiero debole, inteso come pensiero pratico, che privilegia la capacità e la destrezza dell’agente, la sua astuzia nel raggiungere un fine egoistico e di immediata utilità pratica.

Il dominio della tecke’ ed il tramonto della speculazione sull’essere e dell’esserci

Una sorta di prasseologia elevata a principio etico del divenire dell’uomo nella società, che non consegnano spazi per il dissenso critico, sostituito dalla dialettica polemica a portata di tutti, violenta, guidata dall’istinto, disorientata, insofferente di guide e di spunti analitici.

Consegnare alle masse l’illusione della democrazia diretta, declinata nella democrazia digitale, rappresenta uno straordinario acido lisergico per creare immense riserve di vita artificiale, autosufficienti ed appaganti, per le sterminate masse di eroi ed eroine di cartapesta con la tastiera à porter.

E’ la fotografia di una evoluzione e non un giudizio.

L’Importante è esserne consapevoli. L’umanità ha risorse infinite ed il progetto di un dominio integrale ontologicamente impossibile.

Durerà fino a quando l’ardore e l’esuberanza fanciullesca dovranno fare i conti con la saggezza e la sapienza.

Nessun declino inarrestabile, solo una fase di rivoluzione di un ciclo sociale.

La storia dell’uomo è una sequela di cicli.

Bisogna essere capaci di guardare le cose, la vita, da un altra prospettiva, quella universale, del bene dell’umanità, al di la’ delle contingenze.

Io, nonostante tutto, sono ottimista.