Sabato 30 novembre 2019 le opere di Germana Galdi vivranno momenti di intensa esposizione presso la Galleria Vanni di via Col di Lana 10 a Roma. L’artista ha infatti organizzato una serata esclusiva con la partecipazione di due importanti personaggi del mondo artistico. L’evento prevede una performance della pittrice e modella con Miguel Gomez, Direttore artistico BIBART Biennale Internazionale Bari. Tedesco di nascita, Gomez segue il padre e ha la fortuna di conoscere e frequentare gli atelier di Picasso e Dubuffet. Ma è l’incontro con Salvador Dalì che segnerà definitivamente la sua strada, avvicinandolo all’arte in tutte le sue forme ed espressioni. Oltre che con la pittura, si esprime attraverso la body art, performance art, video art e installazioni.

L’altra performance sarà quella della cantante Stefania D’Ambrosio, colta e raffinata interprete della canzone d’autore che si esibirà con un brano nato dalla sinergia con Germana Galdi. Stefania ha collaborato con il grande cantautore genovese Umberto Bindi e di cui è considerata l’erede artistica. Una cantante che non si limita a ciò che conosce, ma tende a sperimentare, curiosa e inesauribile con accordi a volte intriganti, altre sognanti, altre ancora divertenti. Fra i suoi progetti: “Una voce libera”, “Dentro un sogno”, “Immaginaria”.

Protagonisti assoluti della serata saranno vetri e metalli, immagini e metafore dell’universo femminile e maschile ritratti da Germana Galdi: «mentre il vetro viene sfiorato o penetrato a seconda dell’intensità della luce metaforicamente maschile – spiega l’artista – il metallo ne rimane affascinato acquistandone fascino e bellezza». È la storia dell’amore e della vita. Quest’ultima non può che nascere con spontaneità, la stessa con cui Germana resta affascinata, nei suoi viaggi fisici ed emotivi, da oggetti, bellezza, luce e trasparenza. Degna di nota è la scelta di passare dall’acquarello all’acrilico nelle sue tele, quasi a voler segnare uno spartiacque anche nella propria vita, un passaggio sicuramente maturato in seguito all’approccio da anni di tecniche olistiche, alla Gestalt, alle Costellazioni familiari di Hellinger e al recente Master in Art Counseling.

Opera regina della mostra è “Trame di vita”, come un tartan scozzese in cui si dipinge l’esistenza per ogni essere umano di un personale schema familiare. L’autrice da sempre fonde arte e psicologia nel senso tecnico di questo connubio, senza mai perdere la spontaneità che la contraddistingue e successivamente.
Pur essendo figlia d’arte Germana Galdi si forma da autodidatta, manifestando da subito un certo eclettismo visto che nel DNA ha sangue di nonni rinomati sarti e orafi, mai conosciuti. Riguardo alle tecniche utilizzate, passa dal nudo alla fotografia cui spesso si presta anche come modella per le sue idee.

Tra i suoi interessi e i motori della sua ricerca artistica vi è la musica: vanta infatti numerose collaborazioni con musicisti, che hanno creato composizioni ispirate alle sue opere; i suoi trascorsi da ex ginnasta si ritrovano nel culto del corpo e del benessere, nel connubio tra mente e spirito, frutto di un lavoro interiore e un percorso personale volto al raggiungimento dell’amore e del rispetto per la propria persona. Le sue creazioni diventano disegni stilizzati, lampadine umanizzate, accese da rossetti vivaci, cucchiaini accoglienti, bocche che fumano sigarette-pennelli, ritratti e foto di gambe rovesciate su una poltrona, piccoli oggetti e pennellate astratte.

Germana modella per il maestro Miguel Gomez
Idee pose Germana Galdi – Foto Pino Alberto Sturniolo
L’esposizione delle opere di Germana Galdi presso la Galleria Vanni, iniziata a maggio, si concluderà a fine gennaio 2020.