Un saggio e al contempo un racconto in grado di descrivere, attraverso un’analisi accurata e comprensibile, i meccanismi psicologici che spingono sempre più donne a costruire e a vivere relazioni con grande sofferenza o assumendo inconsapevolmente il ruolo di vittime. “Più che un libro un laboratorio di gruppo”, così lo ha definito Giancarlo Dimaggio, psichiatra e psicoterapeuta del Centro di Terapia Metacognitiva Interpersonale di Roma, intervenuto all’evento insieme all’avvocato e critico letterario Alberto Sagna.

Si sono alternati sapientemente interventi tecnici su temi psicologici, momenti di intensa condivisione attraverso la lettura delle storie di donne vittime di violenza, momenti di dibattito. Il tutto punteggiato da interludi musicali a cura delle due brave cantanti e attrici Barbara Begala e Anna Vinci, coinvolgenti a tal punto da far cantare a tutto l’uditorio la canzone di Fiorella Mannoia “Siamo così”, in un caloroso, virtuale abbraccio di solidarietà tra donne.

Il sorriso di Chiara Gambino e il suo affettuoso abbraccio con la mamma, la Prof.ssa Luisa Gorlani, con Gabriella Lanzillotta, responsabile della casa editrice Altrimedia, con la moderatrice Laura Dell’Aquila, presidente di Lean In Italy, con Paola Giulianelli socia fondatrice dell’Associazione “Insieme a Marianna” e con Cristiana Merli presidente dell’associazione “Donne al centro” – sempre in prima linea per la difesa dei diritti delle donne, anche con il prossimo convegno “La denuncia come strumento di tutela”, che si terrà il 20 novembre 2019 presso la Casa dell’Aviatore a Roma – sono stati gli ingredienti essenziali del convegno.

Tutte le donne presenti si sono sentite protagoniste. Si è parlato della loro quotidianità, della vita di relazione, della propria indole; dell’incastro relazionale che può realizzarsi con figure maschili che a causa dei loro nuclei di sofferenza non elaborati assumono posizioni predatorie, narcisistiche, egocentriche, possessive, aggressive; dei rapporti sentimentali basati sulla dipendenza, sulla paura della solitudine.
È emersa un’analisi rigorosa, limpida e dolorosa di come la violenza degli uomini contro le donne sia graduale e subdola, crescendo al pari dell’investimento affettivo che le trascina in una spirale di violenza: l’esordio è spesso segnato da un graduale svilimento dell’autostima della vittima, dall’invalidazione delle sue emozioni e delle sue scelte. Si procede poi verso l’isolamento dai familiari e dagli amici e si sfocia nella violenza fisica, che può divenire assistita, ossia declinarsi anche davanti agli occhi dei figli. I fenomeni che precedono il passaggio alla violenza esplicita sono campanelli d’allarme, ma spesso la vittima non li riesce a cogliere, offuscata dalla convinzione illusoria di riuscire a far cambiare il proprio partner. Come ha ben descritto l’autore Giampaolo Salvatore, il riconoscimento degli schemi, dei copioni interni frutto della storia di vita, che alimentano illusioni del genere e ostacolano la presa di coscienza del proprio ruolo di vittima, è l’obiettivo che si propone l’approccio terapeutico oggetto del libro.

La strada proposta, di cui questa presa di coscienza è l’ineludibile piattaforma, è la scoperta dell’agentività, ossia la capacità di mettere a fuoco emozioni, bisogni e desideri, lottando concretamente contro i comportamenti omissivi o passivi, per imparare a riconsiderare le carenze affettive o le fragilità come momenti propri dell’indole femminile, ma non per questo vergognosi o da bandire. L’obiettivo fondamentale di questo libro è aiutare le donne a prendere consapevolezza di sé, del proprio corpo, a scoprire le infinite risorse che hanno, la propria forza interiore, la possibilità di canalizzare la propria energia e di rivolgerla positivamente all’autostima, anche quando si sentono fragili e avvertono un impellente bisogno di accudimento.
Tutto questo, ma anche molto di più, è contenuto nel lavoro di Chiara Gambino e Giampaolo Salvatore: solo una lettura approfondita potrà aiutare concretamente donne e uomini a comprendere i propri reali desideri e a impostare sane relazioni affettive reciprocamente appaganti.