Il pianista francese Michel Petrucciani è considerato da molti come uno dei più grandi pianisti jazz di tutti i tempi. Nel corso di una carriera relativamente breve, ha superato gli effetti della sua malattia ossea, osteogenesi imperfetta, per diventare uno dei maggiori artisti dello strumento. Primo musicista non americano a firmare per la Blue Note Records, con cui ha registrato per sette anni, Petrucciani ha pubblicato complessivamente 16 album in studio, grazie anche alla storica collaborazione con Francis Dreyfus. Universalmente riconosciuto come superlativo interprete, Petrucciani è stato anche un formidabile compositore e COLORS contiene un variegato esempio dei brani da lui scritti, 18 in tutto, 15 per il doppio LP.
Il titolo dell’album, COLORS, prende il nome da una delle composizioni di Petrucciani, e si riferisce all’affinità del pianista per la sinestesia. “Ho messo il colore in ogni nota“, disse una volta al magazine Libération. “Così, per me il LA è verde, il DO è rosso, il SOL è blu, il MI è marrone, il FA è giallo e così via.” Nel corso del tempo, i colori che illuminavano concretamente la sua musica sono diventati sempre più chiari, con l’obbiettivo di fare meno note e più musica. “Oggi la mia musica ruota meno intorno alle note stesse e più intorno ai loro colori. L’importante è suonare il colore giusto al momento giusto“.
L’artwork dell’album è a cura di Pascal Anquetil e contiene le note di copertina di Charles Lloyd, Ahmad Jamal, Marcus Miller, Lenny White e Steve Gadd; una parata di stelle del jazz che evidenzia l’influenza che Petrucciani ha avuto ai massimi livelli.
“Ho appena finito di ascoltare uno dei più brillanti pianisti che IL CREATORE ha posto su questa terra. Continuerò a ricercare il più possibile le sue performance e la sua musica, e consiglio ai giovani aspiranti artisti di ascoltare il suo incredibile talento. Lui lascia una ricca eredità di cui il mondo può godere. Michel Petrucciani, un Miracolo“. Ahmad Jamal