VISTI PER VOI – Le invisibili

 

Donne senza fissa dimora, senza lavoro e le assistenti sociali che le aiutano a rimettersi in gioco. Sono le protagoniste del film Le invisibili di Louis- Julien Petit, che si è ispirato al lavoro sul campo di Claire Lajeunie.

Nel cast del film, poche attrici e alcune donne che hanno vissuto per strada e conoscono bene l’emarginazione e la lotta per la sopravvivenza. Hanno scelto, per uscire dall’anonimato, nomi di personaggi famosi come Lady D, Brigitte Bardot o Edith Piaf e affrontano la vita con coraggio e tanta ironia.

A sostenerle, in un centro diurno di Parigi, sono le assistenti sociali che, con un lavoro spesso invisibile, danno un supporto morale ed economico alle donne che ne hanno bisogno. Conoscono bene l’alternanza di speranze e sconfitte, di piccoli successi e vincoli burocratici che porteranno alla chiusura del centro. Non si fanno scoraggiare dalle difficoltà e, al di là di problemi personali e di tanti ostacoli, vogliono restituire speranza e dignità alle donne che accolgono, facendo emergere le loro risorse.

Molto divertente la parte del film in cui la ricerca di lavoro viene fatta con giochi di ruolo e la videoregistrazione delle candidature da proporre ai centri per l’impiego e anche nel quartiere: c’è la venditrice, una signora brava a riparare motorini ed elettrodomestici, che dice a tutti che lo ha imparato in carcere, una donna che ha lavorato in un’agenzia immobiliare solo per un giorno…

Le invisibili si ispira al cinema sociale di Ken Loach e riesce a trattare il tema dei diritti senza pessimismo, mostrando le difficoltà e il coraggio di donne giovani e anziane, unite in un percorso di autonomia e solidarietà. Il film ha avuto un grande successo in Francia e ci regala ritratti di donne fragili, forti e ribelli, che smettono di essere invisibili perché lottano insieme per ritrovarsi.