Strakosha 5: al 3′ va in difficoltà assieme a Murgia su un disimpegno; al 16′ parte in ritardo sul primo gol di Veretout su punizione, completamente fuori posizione. Al 31′ non può nulla sul rigore dallo stesso Veretout. Al 34′ para senza difficoltà il tiro centrale di Simeone. Al 54′ il diagonale sinistro di Veretout gli passa sotto il corpo. Al 90′ vorrebbe il cambio per il riacutizzarsi del problema muscolare accusato nel derby ma resta in campo fino alla fine.
Luiz Felipe Ramos 4,5: al 12′ respinge il tiro di Chiesa sui piedi di Veretout che lo ritorna a Chiesa che va al tiro. Tra il 26′ e il 29′ perde completamente la testa: prima si fa ammonire per un fallo su Chiesa, poi abbatte Biraghi in area e Damato indica il dischetto del rigore (sul quale rimangono ugualmente dubbi) con cui la Fiorentina si porta sul 2-0. Al 54′ si fa scartare da Veretout che segna il terzo gol della Fiorentina. Meglio fino a fine gara.
de Vrij 6: al 2′ manca di poco il colpo di testa su corner battuto da Luis Alberto. Al 18′ raccoglie il cross rasoterra di Leiva, calcia a colpo sicuro ma trova Pezzella a negargli il gol sulla linea di porta. Al 25′, dopo l’espulsione di Murgia, viene sostituito con Felipe Anderson 7,5: entra e dopo due minuti offre a Immobile una splendida palla gol sulla quale si immola Milenkovic. Si ripete al 33′ ma Hugo capisce la sua intenzione e anticipa Immobile. Al 60′ segna uno splendido gol di destro dal limite dell’area su assist di Marusic, per il 3-3 della Lazio. Nel recupero finale si improvvisa con efficacia difensore nella propria area.
Caceres 7: gioca i primi 25′ come centrale di difesa a sinistra nella difesa a tre, quando Inzaghi deve cambiare disposizione tattica per l’espulsione di Murgia, passa a centrale a sinistra accanto a Luiz Felipe nella difesa a quattro. Nel primo dei tre minuti di recupero del primo tempo segna il secondo gol biancoceleste, quello del pareggio, schiacciando con grande bravura di testa il corner battuto da Luis Alberto. Bene in difesa dove fa valere tutta la sua esperienza e bravura. Prova a recuperare sul terzo gol di Veretout senza successo.
Marusic 7: all’11’ non si intende con Luis Alberto che cerca un suo taglio in area e il pallone finisce tra le braccia di Dragowsky. Al 48′ il suo potente destro al volo dai 35 metri è troppo centrale e Dragowsky para senza problemi. Cresce nella ripresa, quando è autore di buoni recuperi difensivi, dialoga bene con Felipe Anderson al quale al 60′ offre l’assist per il momentaneo 3-3. Al 73′ è ancora suo l’assist rasoterra per la doppietta di Luis Alberto.
Murgia 5: al 3′ va in difficoltà su un disimpegno in area assieme a Strakosha ma poi è bravo a coprire il pallone e a guadagnare una punizione. Il suo destro al 10′ è alto sulla traversa, ma l’assist di Luis Alberto era troppo corto per poter fare di meglio. Al 14′ rincorre Chiesa che si invola centralmente verso la porta di Strakosha, Chiesa cerca il contatto e cade, ma Damato lo espelle per aver abbattuto l’avversario in una chiara occasione da gol. Il VAR conferma la decisione che, dalle immagini TV suscita fortissimi dubbi. Sul calcio di punizione, la Fiorentina va in vantaggio con Veretout.
Leiva 6: dopo l’espulsione di Murgia gli tocca fare gli straordinari. Al 36′ splendida azione personale: supera due uomini in area e viene atterrato da Pezzella: il centrocampista laziale chiede il calcio di rigore (che appare evidente), ma per Damato è tutto regolare e il VAR conferma la decisione, anche questa volta incomprensibilmente, almeno dalle immagini TV. Al 54′ sbaglia un disimpegno nella propria trequarti e favorisce il recupero di Veretout, che dopo aver superato Luiz Felipe, segna il terzo gol della Fiorentina. Lui rimane immobile a guardarlo segnare. Deve essere esausto, non è un comportamento da Leiva. Lotta come un gladiatore fino a fine gara.
Milinkovic 6: al 25′ cerca l’imbucata geniale in area per Lukaku, che però viene fermato per fuorigioco. Disputa una grande gara di fisicità con intensi duelli a centrocampo, dove i viola gli rendono la vita molto difficile e ne fiaccano l’efficacia. A fine gara discute animatamente con Pioli prima di guadagnare gli spogliatoi.
Lukaku 6: nei primi 25′ minuti gioca esterno di centrocampo, con il cambio di disposizione tattica quando la Lazio resta in dieci passa a terzino sinistro, ma scende ugualmente sulla fascia per mettere il pallone al centro dell’area per i compagni, non risultando però efficace come in altre occasioni. Al 76′ lascia il posto a Lulic 6: dà tutto quel che può alla sua maniera, con grande generosità, quando la Fiorentina è scatenata sulla sua fascia e tenta il pareggio dopo il vantaggio laziale.
Luis Alberto 8,5: inizia la gara con un ottimo piglio ed è lui a innescare l’azione che porta all’espulsione di Sportiello. Mette più volte i compagni in grado di segnare con belle intuizioni e imbucate. Al 39′ batte la punizione dai 25 metri guadagnata da Immobile (atterrato da Pezzella) e la mette dentro con uno splendido tiro a giro imparabile per Dragowsky. Nel primo minuto dei tre di recupero del primo tempo batte il corner sul quale arriva in schiacciata di testa Caceres per il momentaneo pareggio biancoceleste. Al 73′, su cross rasoterra di Marusic, anticipa Pezzella in scivolata e di destro batte Dragowski sul suo secondo palo. Inarrestabile, all’80’ si vede deviare in corner da Milenkovic un ottimo destro. Ammonito all’84’ per fallo su Veretout, salterà la prossima gara contro la Sampdoria.
Immobile 6: al 7′ recupera una palla che viene persa nell’indecisione tra Pezzella e Sportiello e calcia a rete, il portiere viola fuori area interviene con la mano e viene espulso. Al 22′, ben posizionato al centro dell’area, si fa anticipare da Pezzella su cross di Luis Alberto. Al 27′ calcia sicuro a rete su assist di Felipe Anderson, ma Milenkovic si immola ed evita il gol. Al 33′ si fa anticipare da Vitor Hugo che intercetta un ottimo assist di Felipe Anderson. Al 60′ guadagna un calcio di rigore facendosi atterrare in area da Melenkovic, ma dopo il controllo con la VAR Damato annulla la decisione perché parte in fuorigioco. Esce all’87’ scuro in volto sostituito da Caicedo s.v.
Simone Inzaghi 7,5: deve fare a meno di Radu squalificato e lo sostituisce con Caceres, nel riscaldamento si fa male Parolo che viene rilevato da Murgia. Lukaku e Marusic sono gli esterni del centrocampo a cinque, Luis Alberto alle spalle di Immobile. Il primo tempo è a dir poco rocambolesco: dopo 14 minuti le due squadre si trovano in dieci per le espulsioni di Sportiello e di Murgia, quella del laziale che lascia moltissimi dubbi perché è Chiesa a cercare il contatto e a lasciarsi cadere. Veretout va in gol (con la complicità di Straskosha fuori posizione) sulla punizione che scaturisce dal presunto fallo di Murgia e poi raddoppia sul rigore causato da Luiz Felipe. Damato concede il rigore senza consultare il VAR e al difensore laziale stranamente viene risparmiata una seconda ammonizione e dunque l’espulsione. Decisione incomprensibile e fuori dalle regole. Inzaghi al 25′ opera un’importante sostituzione con conseguente cambio di modulo: Felipe Anderson al posto di De Vrij e la difesa passa a quattro. Al 36′ Lucas Leiva, dopo una splendida azione personale, viene atterrato in area da Pezzella, ma per Damato e per il VAR (che condizionano lo svolgimento della prima parte della gara con decisioni a dir poco molto dubbie e tutte a sfavore della Lazio), è tutto regolare. Inzaghi viene espulso per le proteste. La Lazio non si perde d’animo e prima accorcia le distanze al 39′ con una splendida punizione da fuori area di Luis Alberto, poi pareggia con Caceres al 45’+1′ che schiaccia con bravura di testa un calcio d’angolo battuto dal solito Luis Alberto. Nella ripresa la Fiorentina torna in vantaggio con Varetout, alla sua prima tripletta in Serie A, che recupera un pallone perso da Leiva a pochi metri dall’area. La Lazio però non muore mai, anche con il suo allenatore non più in panchina e con un arbitraggio a dir poco singolare: al 70′ Felipe Anderson, su assist di Marusic, segna uno splendido gol di destro e al 73′ Luis Alberto si ripete con uno gran gol in scivolata, sempre su assist di Marusic. La Lazio esce vittoriosa, per ben due volte in rimonta, dall’Artemio Franchi di Firenze con una prestazione eroica che fa tanto bene al morale e soprattutto alla classifica. Con la contemporanea vittoria della Roma contro il Genoa, la Lazio rimane al terzo posto a pari punti con i giallorossi e che si riportano a un punto sopra l’Inter, ieri vittoriosa contro il Cagliari.
IL TABELLINO
Fiorentina-Lazio 3-4
Marcatori: 16′, 31′ rig., 54′ Veretout (F), 39′, 73′ Luis Alberto (L), 45′ Caceres (L), 70′ Felipe Anderson (L)
FIORENTINA (4-2-3-1): Sportiello; Milenkovic, Pezzella, Victor Hugo, Biraghi; Veretout, Dabo; Chiesa, Eysseric (9′ Dragowski), Gil Dias (79′ Saponara); Simeone (70′ Falcinelli).
A disp. Cerofolini, Laurini, Gaspar, Olivera, Benassi, Hristov, Cristoforo, Ranieri, Gori.
All. Stefano Pioli
LAZIO (3-5-2): Strakosha; Luiz Felipe, de Vrij (25′ Felipe Anderson), Caceres; Marusic, Murgia, Leiva, Milinkovic, Lukaku (72′ Lulic); Luis Alberto, Immobile (87′ Caicedo).
A disp. Guerrieri, Vargic, Wallace, Bastos, Basta, Murgia, Di Gennaro, Crecco, Nani.
All. Simone Inzaghi
ARBITRO: Damato (sez. Barletta). Ass: Tegoni-Peretti. IV: Abisso. VAR: Aureliano. AVAR: Meli.
NOTE. Ammoniti: 27′ Luiz Felipe (L), 45′ + 3′ Veretout (F), 74′ Pezzella (F), 82′ Chiesa (F), 84′ Luis Alberto (L)
Espulsi: 7′ Sportiello (F), 14′ Murgia (L)
Recupero: 3′ pt; 5′ st.
Serie A TIM, 33^ Giornata
Mercoledì 18 aprire 2018, ore 20:45
Stadio Artemio Franchi di Firenze