Strakosha 5: è impreparato al 3′ sul tiro di Dzemaili e nel tentativo goffo di respingere, il pallone finisce sui piedi di Verdi che la mette dentro. Normale amministrazione, ma poco impegnato, nel resto della prima frazione di gioco. Salva il risultato nel recupero finale alzando il tiro di Verdi sulla traversa.
Wallace 5: completamente fuori posizione, come i colleghi di reparto, al momento del gol di Verdi, due avversari in area senza alcuna protezione. Ammonito al 25′ perché impedisce la ripartenza a Palacio. Diffidato, salterà la gara contro il Benevento. Buono il suo break al 42′, che interrompe un’altra ripartenza dei rossoblu. Dal 46′ lascia il posto a Bastos 5,5: al suo primo intervento falcia brutalmente Palacio e giustamente viene ammonito. Buona la sua chiusura in area al 71′
de Vrij 6: completamente fuori posizione, come i colleghi di reparto, al momento del gol di Verdi, due avversari in area senza alcuna protezione. Qualche altro svarione nel corso del primo tempo, poi riprende la sua attenzione e lucidità negli interventi.
Ramos 6,5: completamente fuori posizione, come i colleghi di reparto, al momento del gol di Verdi, due avversari in area senza alcuna protezione. Al 30′ si oppone per ben due volte, viaggiando da destra a sinistra, ai tiri degli avversari davanti all’area piccola. Prestazione ancora una volta di personalità.
Marusic 6: inizia a sinistra, poi scambia la fascia con Anderson. Al 32′ ottimo il suo intervento difensivo su Verdi. Gara di impegno, senza particolari lampi.
Parolo 7: uno dei migliori in campo assieme a Leiva. Al 9′ ci prova dal limite dell’area, il suo destro finisce a lato non di molto. Ci riprova al 25′, ma il suo tentativo di sinistro è murato da Helander, stessa sorte al 41′. Prestazione maiuscola per quanto riguarda sia la fase difensiva e di contrasto – e quanti palloni sradica dai piedi degli avversari! – sia per quanto riguarda gli inserimenti e i tentativi di andare in gol
Leiva 8: sembra averci preso gusto a segnare, e anche stasera al 16′ timbra il cartellino. Riceve uno splendido filtrante da Luis Alberto sulla sinistra dell’area si smarca abilmente di Helander e batte Mirante con un bel diagonale destro. Momento di forma smagliante per il centrocampista brasiliano che non sbaglia un solo intervento e dimostra un’intelligenza tattica limpida e intuitiva.
Luis Alberto 6,5: al’10’ gran botta dal limite sinistro dell’area, Mirante è pronto e bravo a respingere. La sua punizione dai 25 metri al 34′ finisce alta sulla traversa. Il suo destro all’84’ è alto sulla traversa.
Felipe Anderson 6,5: gioca nella posizione che più non digerisce, ma vista la compresenza in campo di Nani e Luis Alberto non ha altra scelta. Quando avanza e brucia gli avversari con le sue accelerazioni dà sicuramente il meglio di sé. Nel primo tempo è bravo anche quando va a difendere fin dentro la propria area di rigore. Cresce nella ripresa, quando rientra nel suo ruolo naturale grazie alla sostituzione di Nani con Lukaku. Al 76′ il suo tiro da posizione defilata è alto sulla traversa. All’80 il suo tiro al volo di collo pieno si alza di pochissimo sopra la traversa. Inspiegabilmente viene sostituito all’83’ con Caicedo s.v.
Nani 5,5: un campione in cerca d’autore. Per fargli posto, Inzaghi arretra Anderson a centrocampo, ma il portoghese sembra non trovare esattamente il proprio ruolo il campo. La classe c’è e si vede, ma fa ancora tanta fatica. Dal 46′ lascia il campo a Lukaku 6: il suo sinistro dalla distanza al 50′ è completamente sballato. Buono il suo apporto sia in fase offensiva che difensiva.
Immobile 6: tanta corsa, tanto svariare in attacco, sempre marcato a vista, non effettua un solo tiro in porta durante il primo tempo. Quando al 38′ potrebbe, su cross rasoterra di Luis Alberto, manca l’appuntamento con il pallone. Il suo tiro al 47′ viene murato da Gonzalez.
Simone Inzaghi 6: schiera una formazione molto votata all’attacco, probabilmente anche squilibrata. Con Lulic indisponibile e Milinkovic non al meglio in panchina, mette in campo contemporaneamente Anderson (come esterno di centrocampo prima a destra e dopo 20 minuti a sinistra), Nani e Luis Alberto. Così al 3′, grazie alla dormita della difesa e a Strakosha che respinge malamente, piuttosto impreparato sul tiro di Dzemaili, il Bologna passa in vantaggio con Verdi. La risposta della Lazio non si fa attendere e al 16′ Leiva, su assist filtrante di Luis Alberto, pareggia i conti. Meglio i biancocelesti, ma paradossalmente sono gli uomini di Donadoni a essere più pungenti. La difesa lascia sempre perplessi, in particolare Wallace si distingue per interventi goffi. Al ritorno in campo dopo l’intervallo, Simone Inzaghi effettua subito due cambi: Bastos per Wallace e Lukaku poer Nani. Ora la formazione appare più equilibrata e Anderson può recuperare la sua posizione naturale. La Lazio esercita un forcing esasperato, costringendo Donadoni a schierare la difesa a 5 e a chiudersi anche con 9 uomini dietro la linea del pallone, ma non riesce a trovare la via del gol. All’83’ Simone effettua l’ultimo cambio: Caicedo per Felipe Anderson, ma il risultato non cambia. Ora la Lazio è temporaneamente quinta in classifica.
IL TABELLINO
Lazio-Bologna 1-1
Marcatori: 3′ Verdi (B), 16′ Leiva (L)
LAZIO (3-5-2): Strakosha; Wallace (46′ Bastos), de Vrij, Luiz Felipe; Felipe Anderson (83′ Caicedo), Parolo, Leiva, Luis Alberto, Marusic; Nani (46′ Lukaku), Immobile. A disp. Guerrieri, Vargic, Caceres, Basta, Di Gennaro, Murgia, Milinkovic, Jordao, Neto.
All. Simone Inzaghi
BOLOGNA (3-5-2): Mirante; De Maio (59′ Mbaye), Gonzalez, Helander; Torosidis (76′ Romagnoli), Donsah, Pulgar, Dzemaili, Masina (85′ Krejci); Verdi, Palacio. A disp. Santurro, Ravaglia, Krafth, Di Francesco, Crisetig, Nagy, Falletti, Destro.
All. Roberto Donadoni
ARBITRO: Damato (sez. Barletta). Ass: Peretti-De Meo. IV: Piccinini. VAR: Maresca. AVAR: Venenzi.
NOTE. Ammoniti: 26′ Wallace (L), 55′ De Maio (B), 58′ Bastos (L), 69′ Mirante (B).
Recupero: 3′ st.
Serie A TIM, 29^ Giornata
Domenica 18 marzo 2018, ore 20:45
Stadio Olimpico di Roma