Strakosha 6,5: non può nulla sulla girata di Pucciarelli. Al 48′ si supera deviando in angolo il bel destro a giro di Pucciarelli. Al 75′ altra bella parata su Pellissier.
Bastos 5 e 7: parte bene come al solito, ma la 23′ si dimentica Radovanovic libero di tagliare per Pucciarelli che va in gol. Altro errore al 45′ con un passaggio orizzontale davanti all’area che per poco non sfocia nel pareggio del Chievo su rigore, poi giustamente non concesso. All’83’ per farsi perdonare dei tanti svarioni si inventa un bel gol su assist di Nani, al quale dopo va a lucidare lo scarpino. Il 5 è al difensore, il 7 per il gol.
de Vrij 6,5: attento e reattivo fin dai primi minuti negli anticipi e nelle chiusure, rischia il giallo per un’entrata dura a centrocampo
Wallace 5: si comporta bene sul centro sinistra e non fa rimpiangere le ultime ottime prestazioni di Radu. Al 45′ ha un contatto leggero in area con Stepinski e l’arbitro dopo il ricorso al VAR non concede, giustamente, il calcio di rigore. Al 52′ sbaglia il passsaggio indietro a Strakosha e passa la palla a Stepinski che si invola verso la rete stampando il suo destro sull’esterno rete.
Marusic 7: il suo bel colpo di testa al 20′ su cross spiovente di Luis Alberto finisce di poco alto sulla traversa. Al 23′ con una grande azione salta due avversari e scarica dietro per Luis Alberto che va in gol. Al 28′ rischia il giallo per un brutto fallo su Hetemaj. Al 43′ sfiora di testa il terzo gol per i biancocelesti.
Parolo 6,5: il suo cross al 9′ prende una strana traiettoria e si stampa sulla traversa sorprendendo anche Sorrentino. Al 32′ assist per Milinkovic-Savic: il suo chirurgico destro rasoterra da fuori area beffa Sorrentino sul primo palo. Il suo tiro dal limite al 43′ va fuori di poco. Al 59′ il suo colpo di testa termina di poco al lato.
Leiva 7: tiene grande ordine a centrocampo, preciso negli anticipi e bravo nel far ripartire l’azione all’occorrenza. Grandissima progressione fino all’area avversaria al 59′ in tandem con Anderson, poi l’azione di perde sull’ultimo passaggio di Felipe.
Milinkovic 9: il suo rasoterra al 14′ è molto debole e facile preda di Sorrentino. Non sbaglia al 32′ quando il suo preciso destro rasoterra, su assist di Parolo, beffa Sorrentino sul primo palo. Il suo secondo gol al 68′, su assist al bacio di Leiva, è una splendida girata di sinistro di prima intenzione. Gol confermato dopo consultazione VAR. Al 75′ con un bellissimo destro per poco non sfiora la tripletta. Un minuto dopo lascia il campo a Nani 8: entra e subito va al tiro dai 35 metri. All’84 confeziona l’assist per il gol di Bastos del 4-1. All’87’ segna il suo primo gol del 2018, su un assist di Lukaku che si libera barcollando della stretta marcatura. Il pallone non arriva a perfezione sui piedi del campione portoghese che seppur sbilanciato e marcato da tre uomini, in scivolata supera Sorrentino, che pure intercetta il pallone, sul suo palo più lontano.
Lulic 6: prestazione in tono minore, si vede poco, al 54′ viene ammonito per un fallo tattico su Hetemaj. Al 64′ lascia il campo a Lukaku 7,5: il suo ingresso in campo dà il giusto cambio di passo alla squadra. Le sue discese sulla fascia tengono finalmente impegnato Cacciatore. All’87’ serve a Nani il gol del 5-1.
Luis Alberto 8: al 23′ su assist di Marusic la mette dentro per l’1-0 della Lazio, con la complicità della deviazione del giovane Bani. Incessante il suo lavoro di gran classe sulla trequarti.
Immobile 6: all’8′ fa segno alla panchina di essere sostituito per un problema alla cosca destra, poi però resta in campo. Al 20′ il suo colpo di testa su assist di Milinkovic viene respinto con i pugni da Sorrentino. Al 34′ chiede definitivamente la sostituzione e lascia il campo (per lui si ipotizzano due settimane di stop) a Felipe Anderson 6,5: entra e si rende subito protagonista di dribbling e accelerazioni in area e al 42′ costringe Sorrentino alla parata con i piedi. All’82’ la sua bella discesa da metà campo frutta un altro corner per la Lazio.
Simone Inzaghi 8: alla ripresa dopo la sosta schiera la classica formazione tipo, con Bastos a sostituire lo squalificato Radu, il neo arrivato Caceres pronto a entrare nel corso della gara. La lunga tradizione positiva del Chievo all’Olimpico non ammette distrazioni. La Lazio inizia con un buon ritmo e con un baricentro molto alto contro un Chievo ben messo in campo e piuttosto chiuso in difesa. Dopo 8′ Immobile dopo uno scatto fa richiesta di sostituzione alla panchina, ma continua poi a stare in campo mentre si scalda Anderson. Dopo un quarto dopo però la Lazio rallenta il ritmo e si fa meno veloce nelle azioni di attacco, il Chievo – che copre benissimo il campo nelle due fasi di gioco – tenta qualche ripartenza subito fermata dall’ottimo lavoro di centrocampo e difesa. Al 23′ Luis Alberto, ben servito da Marusic, sblocca il risultato con un bel destro deviato dalla difesa del Chievo. Neanche il tempo di esultare che, grazie a un errore in marcatura di Bastos, il Chievo pareggia con Pucciarelli. I ragazzi di Inzaghi non si perdono d’animo e al 32′ tornano in vantaggio con un desto rasoterra chirurgico di Milinkovic su assist di Parolo. Al 34′ Immobile è costretto a lasciare il campo, il problema muscolare alla coscia destra accusato all’8′ si è riacutizzato. Al suo posto entra uno spumeggiante, ma forse troppo lezioso, Felipe Anderson. Tuttavia in chiusura di primo tempo un altro errore di Bastos, un errato passaggio orizzontale, permette al Chievo di andare vicino al gol con il rischio di un rigore non concesso da Abisso dopo il ricorso al VAR. Nella ripresa la Lazio sembra un po’ sulle gambe e la difesa, in particolare dalla parte di Wallace, fa acqua: il difensore biancoceleste commette banali errori in fase di disimpegno, fornendo di fatto assist preziosi al Chievo. Al 64′ Inzaghi inserisce Lukaku per uno spento Lulic e la Lazio cambia passo riportandosi in attacco con maggiore insistenza. Al 68′ Leiva dalla trequarti effettua uno splendido spiovente per Milinkovic che con uno gran gesto tecnico – una splendida girata al volo di sinistro – batte per la seconda volta Sorrentino per il 3-1 della Lazio con la sua prima doppietta del 2018. La Lazio però ha ancora fame: Bastos, per farsi perdonare dei tanti errori difensivi, si improvvisa attaccante e all’83’, su assist di Nani, segna il quarto gol dei biancocelesti. Il suo destro incontra la deviazione involontaria di Tomovic e batte Sorrentino. Poi all’87’ è lo stesso Nani a salire in cattedra: Lukaku si invola sulla fascia, si accentra e superando due avversari che lo marcano stretto riesce ad appoggiare per Nani che, pur in precario equilibrio, batte Sorrentino con un gran bel tiro a incrociare sul secondo palo. La Lazio riprende la marcia dopo la sosta nel migliore dei modi e si conferma come miglior attacco del campionato. Inzaghi si dimostra sempre più all’altezza del ruolo che ricopre. Unico neo l’infortunio di Immobile: i primi esami effettuati durante l’intervallo hanno rilevato un trauma distrattivo al flessore della coscia destra con uno stop valutabile intorno alle due settimane. Una diagnosi più completa potrà però essere effettuate dopo 48 ore dal trauma. Mercoledì 24 gennaio all’Olimpico i ragazzi di Inzaghi dovranno confermarsi contro l’ottima e rinata Udinese dell’ex Oddo.
IL TABELLINO
Lazio-ChievoVerona 5-1
Marcatori: 23′ Luis Alberto (L), 25′ Pucciarelli (C), 32′, 68′ Milinkovic (L), 83′ Bastos (L), 87′ Nani (L)
LAZIO (3-5-2): Strakosha; Bastos, de Vrij, Wallace; Marusic, Parolo, Leiva, Milinkovic (76′ Nani), Lulic (64′ Lukaku); Luis Alberto, Immobile (34′ Felipe Anderson).
A disp. Vargic, Guerrieri, Caceres, Patric, Luiz Felipe, Basta, Murgia, Jordao, Neto.
All. Simone Inzaghi
CHIEVO VERONA (4-3-1-2): Sorrentino; Cacciatore, Bani, Tomovic, Gobbi; Bastien (85′ Garritano), Radovanovic, Hetemaj; Birsa (75′ Leris); Pucciarelli, Stepinski (61′ Pellissier).
A disp. Seculin, Confente, Jaroszynski, Dainelli, Cesar, Depaoli, Rigoni, Vignato.
All. Rolando Maran
ARBITRO: Abisso (sez. Palermo). Ass: Alassio-Zappatore. IV: Giua. VAR: Manganiello. AVAR: Paganessi.
NOTE.Ammoniti: 53′ Lulic (L)
Recupero: 1′ pt; 3′ st.
Serie A TIM, 21^ Giornata
Domenica 21 gennaio 2018, ore 15:00
Stadio Olimpico di Roma