Nell’ultimo anno i Platonick Dive, per la composizione e le registrazioni del nuovo album che vedrà la luce nel 2018 hanno esteso e ampliato il proprio sound utilizzando in modo massiccio sintetizzatori analogici e arpeggiatori derivati dai tipici suoni degli 80’s.
Ecco il motivo principale del nuovo remix ispirato alla ormai serie di culto “Stranger Things”, nato in studio quasi per gioco e poi divenuto realtà.
I livornesi Platonick Dive si sono formati nel 2007, ma il progetto di Gabriele Centelli e Marco Figliè è decollato quando Jonathan Nelli (ex batterista dei Rayo Hormiga) si è unito alla band e il gruppo si è mosso verso suoni più eleganti, raffinati e d’avanguardia. Hanno trascorso un intero anno in studio a comporre le nuove canzoni del loro primo album THERAPEUTIC PORTRAIT con laptop, sintetizzatori, tastiere, due chitarre sognanti e una batteria colossale, vera spina dorsale della band. Nel 2015 è stato pubblicato il secondo album del trio, OVERFLOW, segnato da chitarre rock, synth, campionature vocali e loop analogici.
