Al di là delle apparenze ci sono emozioni, suoni, incontri che ci cambiano la vita.
Il colore nascosto delle cose di Mario Soldini, ci racconta la storia di Emma, osteopata non vedente, interpretata con grande intensità da Valeria Golino, che affronta con coraggio la sua condizione e la fine del suo matrimonio.
Con questo film, presentato al festival di Venezia 2017, il regista di Pane e tulipani continua la sua narrazione, a volte ironica, ma sempre fuori dai soliti luoghi comuni, della realtà dei non vedenti, dopo il documentario “Per altri occhi”.
Emma è una donna bella, sensibile, vitale e determinata. Peccato che, in un “Dialogo nel buio”, incontri un seduttore incallito che, forse a causa dei soliti traumi familiari, vola di donna in donna, tra bugie e promesse mai rispettate. Entra nel mondo di Emma per curiosità, dopo aver scommesso con un amico di “riuscire a timbrarla”, della serie chissà com’è fare l’amore con una cieca. Non regge il confronto, però, e “fa cilecca”, incapace di iniziare una vera relazione affettiva.
Soldini conosce le donne, ma anche gli uomini, di cui mostra senza reticenze la fragilità e la difficoltà di costruire una vera relazione con le donne. Ci porta anche per mano nel mondi dei non vedenti, mostrandoci non solo i loro colori, ma anche le difficoltà quotidiane. Oltre a Emma, ci sono altre due donne , una ironica, forte e molto simpatica (Arianna Scommegna)e un’altra, più giovane, inquieta e rabbiosa, che fa fatica a convivere con la dipendenza e i limiti imposti dalla sua cecità (Laura Adriani).
Il colore nascosto delle cose è un bel film. Ma perchè rovinare tutto con un finale banale, affrettato, che lascia campo libero a Teo e non valorizza il desiderio di Emma di uscire dai suoi giochetti seduttivi?
L’amore ci rende ciechi, a volte, ma l’importante è riuscire a uscire dal tunnel, non continuare a rientrarci. Ottima l’interpretazione di Adriano Giannini, che con Teo mette in scena un esemplare molto diffuso di narcisista, seduttore e traditore seriale. Con tutte le sue sfumature di grigio.