Disamorex ®, un “farmaco” contro la violenza sulle donne

Un trattamento efficace contro la violenza sulle donne. Sei bustine, al bisogno, per donne di tutte le età. Non ha controindicazioni ed è utile anche per un pronto intervento. E’ Disamorex ®, che fa parte di un progetto ideato dall’Associazione Donne in Rete di Foggia, realizzato da Matilda Editrice.

La scatolina di Disamorex ® è “basata su studi, attività, incontri, ricerche svolte dalle donne che si occupano della prevenzione di ogni tipo di violenza degli uomini contro le donne. Il principio attivo è la consapevolezza”.C’è anche un foglietto di avvertenze per capire se si è a rischio, se occorre chiedere aiuto, per sé o per un’amica. Nella scatolina non ci sono consigli, ma domande da porsi, per riflettere, per cambiare, per chiedere aiuto, per diffondere la cultura del rispetto verso le donne.

Dietro Disamorex® c’è un progetto di informazione che prevede anche un libro, Chiamarlo amore non si può, pubblicato da Matilda Editrice, in cui ventitré scrittrici raccontano ai ragazzi e alle ragazze la violenza contro le donne. Ci sono storie di ordinaria violenza, con bravi ragazzi che diventano violenti e possessivi ma anche donne che hanno il coraggio di cambiare Come dire che la violenza sulle donne si nutre di complicità, di indifferenza, di una discesa verso un abisso che si può abbandonare in tempo. Il libro è scritto con un linguaggio semplice e immediato, molto efficace per un lavoro in classe sull’educazione ai sentimenti, per far crescere ragazze e ragazzi consapevoli e aiutare chi è in difficoltà.

Dice la Presidente dell’Associazione Donne in Rete di Foggia www.donneinretefg.it , Lina Appiano: “Dopo aver a lungo studiato le campagne di informazione e prevenzione sul tema e notato come la maggior parte di esse si basi su stereotipi e modalità comunicative a volte poco efficaci a volte anche controproducenti, abbiamo pensato a simulare la produzione di una medicina che ha lo scopo di essere un salvavita per le donne vittime di una qualche forma di violenza che si configura nel rapporto di coppia (psicologica, verbale, fisica, sessuale) con un’attenzione particolare ai rapporti fra adolescenti.”

Nelle avvertenze contenute nella scatola, si legge che il trattamento è destinato:“Alle giovani donne che vivono le loro prime storie affettive, per aiutarle a capire cosa l’amore non è, a trovare fiducia in se stesse, a riflettere se hanno al loro fianco un ragazzo che le stimi, le rispetti e condivida tutti i loro desideri, sogni, aspirazioni. Alle donne, di tutte le età, che hanno bisogno di essere aiutate a riflettere sul loro rapporto di coppia: se è sano, se le rende felici, se le fa sentire serene. In particolare, alle donne vittime di qualsiasi tipo di violenza affinché prendano coscienza delle situazioni di pericolo nella loro vita di coppia per avere un supporto e riconquistare la libertà”.

Nel libro si spiega che “ I messaggi proposti dai nostri media spesso denigrano il corpo e il ruolo di voi ragazze e così facendo offendono e confondono anche voi ragazzi. E tutto diventa più difficile se ai modelli dei media si sovrappongono quelli familiari, poi quelli educativi e ancora quelli delle diverse culture che vanno mescolandosi nella nostra società sempre più multiculturale ma ancora non interculturale.Per tutti questi motivi contiamo sull’enorme importanza dell’educazione affettiva e sentimentale. E nell’educazione al genere, di cui tutti ci dobbiamo fare carico, come famiglia, come scuola, come società”.

Bustine e libro sono strumenti scritti da esperte e speriamo abbiano una diffusione capillare nelle scuole, nei consultori, nelle associazioni. Per non continuare a tenere il conto dei femminicidi, per iniziare a costruire un mondo diverso, in cui nessuno possa trattare una donna come un.oggetto, ricattare una ragazza con calunnie e offese in Rete, pensare di allontanare una donna dai suoi interessi, dai suoi amici e toglierle la vita per un No. Per non fare più finta di non vedere, di non sapere, per avere i riferimenti giusti, in caso di difficoltà.