Titolo migliore non poteva esserci per l’apertura della nuova stagione del Teatro dell’Opera di Roma. Eseguire il “Tristan und Isolde” di Richard Wagner sul palcoscenico di un teatro è già di per se un’esperienza memorabile. Lo è ancora di più al Costanzi, dove la rappresentazione del dramma manca da diversi anni. Possiamo dire, senza mezzi termini, di trovarci, stavolta, davanti ad una vera e propria svolta nell’ambito delle produzioni operistiche romane.
Gli elementi di riflessione sono numerosi: l’ingente investimento economico, la direzione data ad una delle migliori bacchette italiane, quel Daniele Gatti formatosi a Santa Cecilia ed ora richiesto dai migliori palcoscenici del mondo, un cast vocale di altissimo livello, la presenza di un regista wagneriano internazionalmente accreditato come Pierre Audi, l’inizio della prima ad un orario europeo (16,30) per un titolo che dura ben cinque ore e, infine, un allestimento minimalista, ma di nobile respiro, ben lontano dalle usuali grandiosità novecentesche. Sono questi e tanti altri gli spunti che faranno del Tristano un indiscutibile successo e un trampolino di lancio per i titoli attesi nel corso della nuova stagione operistica.
Capolavoro del romantismo tedesco, il dramma musicato da Wagner racconta dell’amore impossibile tra il cavaliere Tristan e la principessa irlandese Isolde. L’opera è un condensato di amore e di filosofia, è un viaggio verso il destino.
Nel nuovo foyer del primo piano, ora finemente restaurato e riportato ai fasti razionalisti dell’architetto Marcello Piacentini, Daniele Gatti e il Sovrintendente Fuertes hanno presentato alla stampa la versione del Tristano che andrà in scena fino all’11 dicembre 2016.
“E’ un onore per noi – introduce Fuertes – avere vicino Gatti. E’ uno dei più grandi direttori wagneriani. Il suo lavoro non è abitudinario ed è stato focalizzato alla ricerca del suono migliore con una diversa disposizione dell’orchestra. Per noi, portare il Tristano sul palco del Costanzi è un sogno.”
E di sogno si può, anzi si deve, parlare. E’ la realizzazione dei sogni a far sempre più grande un teatro.
“Il Tristano e Isotta – spiega Daniele Gatti – è un titolo impegnativo che non fa parte del repertorio del Teatro dell’Opera di Roma. E’ un’opera della morte piuttosto che dell’amore, in cui l’amore terreno non riesce ad avere compimento. Qui, più la musica si fa dolce, più il sentimento si trasfigura. La parola chiave di tutto il dramma è Sehnsucht, ovvero l’anelito, l’attesa tra l’attimo presente e la cosa bella che arriverà. E’ la speranza di Tristano per l’arrivo di Isotta.”
Allestito in coproduzione con il Théâtre des Champs-Élysées di Parigi e il De Nationale Opera di Amsterdam, il Tristano è realizzato da uno specialista del genere come Pierre Audi. Dopo Lohengrin, il Parsifal e i quattro titoli de L’anello del Nibelungo, il regista franco-libanese ha messo in scena uno spettacolo che lo stesso Wagner definiva come “non rappresentabile”. “Nel Tristan – spiega Audi in un’intervista presente sul libretto di sala – siamo sempre in un sogno e come nei sogni appaiono delle ossessioni. Rappresentare tutto ciò è difficile. Comunque, la traiettoria da seguire è quella della protagonista Isolde e non quella di Tristan. E’ lei il personaggio principale, perché ha una sua missione, ovvero quella di morire con l’uomo che ama, ma con il quale non può avere una sotria. E’ lei la vera regista, la regista di questa morte”.
Sul palcoscenico, i protagonisti del dramma wagneriano saranno Andreas Schager nel ruolo di Tristan, già ammirato nel Rienzi di qualche anno fa, e Rachel Nicholls-Isolde. Con loro nel cast John Relyea e Andreas Hörl (per la replica dell’11 dicembre) nel ruolo del Re Marke, Brett Polegato in quello di Kurwenal, Andrew Rees nei panni di Melot, Michelle Breedt in quelli dell’ancella Brangäne e ancora Gregory Bonfatti (un pastore), Gianfranco Montresor (un timoniere) e Rainer Trost (voce di un giovane marinaio). Il Coro del Teatro dell’Opera di Roma sarà diretto dal maestro Roberto Gabbiani.
Dopo la “prima” di domenica 27 novembre (ore 16.30) Tristan und Isolde verrà replicato mercoledì 30 novembre (ore 19), sabato 3 dicembre (ore 18), martedì 6 dicembre (ore 19), venerdì 9 dicembre (ore 19) e domenica 11 dicembre (ore 14).