VISTI PER VOI – “Rara – una strana famiglia”

Come si vive insieme a due mamme? Ce lo racconta Rara – una strana famiglia , che ha ricevuto, al Festival di Berlino di quest’anno, il premio Miglior Film nella sezione Generation Kplus International Jury.

Pepa San Martin, che ha scritto la sceneggiatura del film con la regista cilena Alicia Scherson, ci racconta con grande naturalezza la vita quotidiana di una famiglia   «arcobaleno»: Lia vive insieme a Paula e alle sue figlie, la piccola Catalina e Sara, di 12 anni.

Rara mette in scena una storia vera e trova i toni giusti per raccontare l’ adolescenza di Sara, con tutte le incertezze, le sospensioni, le ambivalenze di quell’ eta di mezzo in cui corpo e anima cambiano molto celermente.

In questo periodo burrascoso, agiscono negativamente i pregiudizi dell’ ambiente sociale e della scuola sull’omosessualità della madre: si sottolinea che non è normale disegnare due mamme insieme e che due ragazze non possono baciarsi. Un professore dice a Sara che «ha diritto a vivere in un ambiente normale». Alle pressioni sociali si aggiungono quelle del padre che vuole portare via le figlie alla ex moglie.

«Voglio vivere da sola. Con me.» Così dice Sara all’ amica Pancha, mentre nessuno la ascolta e con lei si confronta sulle prime emozioni amorose, sulla sessualità, ma anche sulle difficoltà dei figli contesi dai genitori.

Il grande merito di questo film è mostrarci l’ amore tra le due donne e anche l’affetto e la tenerezza con cui fanno crescere le due bambine. « Questo film – dice la regista Pepa San Martìn- è basato su casi di discriminazione e pregiudizio che sono realmente accaduti. È una storia vera che ruota intorno a tribunali e dichiarazioni, una storia fredda e aliena. Eppure Rara vuole essere un film sull’amore, sull’innocenza, sulle perdite e su come superarle senza smarrire la propria identità”.

I cuccioli, nel film, raccontano il bisogno di tenerezza di queste due bambine che si scontrano, invece, con l’omofobia e con l’ottusità della battaglia legale del padre, che sembra  voler colpire la ex moglie  più che preoccuparsi del bene delle figlie.

Grande la dignità di Paula che, insieme alla sua compagna, non ingaggia lunghe e interminabili guerre legali, ma si rassegna alle decisioni del giudice e al parere degli psicologi. L’amore per le sue figlie sarà più forte delle carte bollate e dei pregiudizi degli adulti.