TEATRO DELL’OPERA DI ROMA – In scena, fino al 5 novembre, il Lago dei Cigni firmato Wheeldon

L’ultimo appuntamento della stagione di balletto del Teatro dell’Opera di Roma è da non perdere. In scena, fino al prossimo 5 novembre, un classico che più classico non si può. Parliamo dell’opera iconica della danza e di uno dei capolavori composti da quel genio che risponde al nome di Čajkovskij. Il “Lago dei cigni” è tutto questo e molto di più. Assente al Costanzi da tre anni (con la ripresa, nel 2014, alle Terme di Caracalla), il balletto viene riproposto in chiave originale e inedita. Merito, soprattutto, dello straordinario contributo del talentoso Christopher Wheeldon che bagna il debutto romano con un successo senza pari.

scena-di-inisme-de-il-lago-dei-cigni-di-christopher-wheeldon-yasuko-kageyama
La versione del balletto creata dal coreografo americano è elegante, fresca e limpida. Contrariamente a tanti coreografi contemporanei che tendono a modificare gli impianti originali, Wheeldon crea senza distruggere la versione storica e incantata di Petipa-Ivanov. “Ho voluto provare – spiega lui stesso nelle note di regia – a mettere un’incastonatura moderna a un gioiello antico.” La genialità è l’idea di associare Degas a Čajkovskij. Entrambi sono uomini dell’Ottocento. Entrambi sono punti di riferimento della propria epoca. Entrambi alternano romanticismo a fantasia. “Fui colpito dalla bellezza dei dipinti di Degas – illustra Wheelson – intrigato in particolare da quei misteriosi signori col cappello a cilindro che sbirciavano le ballerine in prova”. Questi signori erano gli abbonati del teatro, aristocratici e gentiluomini, appassionati di danza e, talvolta, amanti e protettori delle giovani fanciulle.
Già allo spegnere delle luci, nel primo atto, si intuisce l’originalità dello spettacolo. Tutto ruota intorno alle fantasie del Principe Siegfried. Qui, sul finire dell’Ottocento, negli studi dell’Opéra di Parigi, la compagnia sta provando il Lago dei Cigni. Nella sala, dominata da un grande specchio collocato lateralmente, la vicenda prende vita in modo impetuoso e romantico, come in un quadro di Degas. Il primo ballerino è preoccupato per le attenzioni che un ricco mecenate concede alla ballerina che interpreta la principessa cigno. Il pensiero diventa ossessione e si trasforma in un sogno. Il ballerino diventa Siegfried e il mecenate si trasforma nel mago von Rothbart. L’atmosfera diventa sempre più incantata e rarefatta. Il secondo atto, accorpato al primo, vede l’ingresso delle ragazze-cigno. Sullo sfondo, vengono proiettate le immagine di un volo.

federico-bonelli-e-laurent-cuthbertson-ne-il-lago-de-i-cigni-di-christopher-wheeldon-yasuko-kageyamaIl terzo atto, il migliore dell’intera rappresentazione, è quello che racchiude gli interventi più significativi di Wheeldon. Al posto dell’abituale scena di corte, il coreografo inserisce una cena di gala in un elegante e raffinato locale parigino. Siegfried è spaesato e scambia la sua romantica Odette per la tenebrosa Odile. Nella ricca e preziosa atmosfera, la danza si fa coinvolgente e trascinante. Al culmine, nella celebre danza russa, una bellissima fanciulla viene, pian piano, spogliata di tutti i suoi vestiti. Velo dopo velo, la ballerina rimane quasi completamente nuda. Nulla di eccessivo, comunque, ma tanto basta per rendere il senso di una voluta ed elegante originalità.
L’ultimo atto segna il ritorno alla realtà. Nonostante la sconfitta di von Rothbart, ad opera del gruppo delle ballerine-cigno, Siegfried viene abbandonato dalla stessa Odette, irretita per il tradimento con Odile. Nel culmine della storia arriva il brusco risveglio. Il primo ballerino si ritrova nella sala da balla del primo atto, con le ballerine che ricominciano le prove per la messa in scena dell’ennesimo Lago dei Cigni.
L’allestimento è del Badisches Staatstheater Karlsruhe. Gli spettacolari costumi sono curati da Jean Marc Puissant, mentre le luci sono opera di Natasha Katz. Le scene, stupende e raffinate, sono ideate da Adrianne Lobel.

jil-lago-dei-cigni-di-christopher-wheeldon-jcv

Per quanto riguarda il primo cast (sul palco per la prima del 27 settembre e per le repliche del 1°, 2 e 9 ottobre) segnaliamo la straordinaria prova di Lauren Cuthbertson nel ruolo di una stupenda Odette/Odile e di Federico Bonelli nella parte del romantico Principe Siegfried. Ottima performance anche di Manuel Paruccini nel ruolo del Mecenate/von Rotbart. Da ricordare, poi, la prova della nostra Alessandra Amato nella sensuale danza russa del terzo atto. Infine, una lode va al Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma, ogni anno sempre più impeccabile. Il pas de trois del secondo atto insieme al passo a quattro del terzo atto rimarranno sicuramente nella memoria del pubblico presente per una geometria ed una perfezione a tratti senza macchia.

La direzione dell’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma, sempre sicura e precisa, è affidata all’esperienza di Nir Kabaretti, già visto più volte all’opera sul podio del Costanzi e delle Terme di Caracalla (Romeo e Giulietta nel 2010, la Serata Roland Petit nel 2010, lo Schiaccianoci nel 2011 e nel 2014, la Serata Maurice Béjart e il Don Chisciotte nel 2012 e la Cenerentola nel 2014).

In replica fino al 5 novembre 2016 (sabato 8 ottobre alle 18, domenica 9 ottobre alle 16.30, sabato 15 ottobre alle 18, mercoledì 19 ottobre alle 17, venerdì 21 ottobre alle 20, mercoledì 26 ottobre alle 20, mercoledì 2 novembre alle 17, giovedì 3 novembre alle 20, venerdì 4 novembre alle 20, sabato 5 novembre alle 18).

Stagione 2015/2016
Il lago dei cigni

Musica di Pëtr Il’ič Čajkovskij
Balletto in quattro atti

Durata: 2,57 h – Atto I e Atto II 1,05 h – Intervallo 25′ – Atto III 45′ – Intervallo 20′ – Atto IV 18’

DIRETTORE Nir Kabaretti e Carlo Donadio (15 ottobre)
COREOGRAFIA Christopher Wheeldon
DA Marius Petipa e Lev Ivanov
RIPRESA DA Jason Fowler e Nicolas Blanc
SCENE Adrianne Lobel
COSTUMI Jean-Marc Puissant
LUCI Natasha Katz

Principali interpreti
Odette / Odile
 Lauren Cuthbertson 27 settembre, 1, 2 ottobre / Alessandra Amato 30 settembre, 8, 9, 15 ottobre, 4 novembre / Susanna Salvi 19 ottobre, 2 novembre / Rebecca Bianchi 21, 26 ottobre, 3, 5 novembre

Principe Siegfried
 Federico Bonelli 27 settembre, 1, 2 ottobre  / Claudio Cocino 30 settembre, 8, 9, 15 ottobre, 4 novembre / Giuseppe Schiavone  19 ottobre, 2 novembre / Michele Satriano 21, 26 ottobre, 3, 5 novembre

Orchestra, primi ballerini, solisti e Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera con la partecipazione degli Allievi della Scuola di Danza

Allestimento del Badisches Staatstheater Karlsruhe

Foto di Yasuko Kageyama