Marchetti 5,5: la società lo aveva messo sul mercato, ma lui di andarsene dopo aver appena rinnovato il contratto con la Lazio non ci pensa proprio. In più staff tecnico e mister lo confermano tra i pali dal primo minuto ritenendolo – a ragione – molto più affidabile di Berisha al quale era stato promesso il posto da titolare. Bene in uscita al 4′ su cross di Gomez. Si salva miracolosamente all’8′ perché la conclusione di Paloschi si infrange sulla traversa, forse dopo una sua leggerissima deviazione. Si esalta nella ripresa con una grandissima parata su Gomez. Non copre il suo palo sinistro sulla rete di Kassie al 63′. Non si fa sorprendere quattro minuti dopo da Paloschi. Subisce però la doppietta di Kessie al 67′, non trattenendo un pallone. Su entrambi i gol è sua la responsabilità. Non ne ha invece sul terzo gol di Petagna.
Basta 6,5: l’Atalanta passa con troppa facilità dal suo lato e spesso Inzaghi lo richiama all’ordine. Spinazzola nel primo tempo continua a metterlo in difficoltà e a sfuggirgli in più di un’occasione. Ma è come sempre generoso e alla fine regala l’assist per il gol di Cataldi.
De Vrij 6: torna in campo in una partita ufficiale dopo il lungo infortunio patito nella scorsa stagione. Non può essere al meglio, è evidente, ma le sue qualità ci sono tutte e quando ce n’è bisogno le fa valere salvando anche il suo compagno di reparto spesso disattento.
Hoedt 6: preferito da Inzaghi al nuovo arrivo Wallace, sembra più sicuro di sé accanto al connazionale De Vrij che rimedia alle sue incertezze in varie occasioni. Al 20′ un suo poderoso stacco di testa sulla punizione battuta da Biglia porta la Lazio al doppio vantaggio. Il mezzo voto in più è per il gol.
Lukaku 6: esordio con la maglia della Lazio per l’esterno dal fisico possente proveniente dal campionato belga. Anche dalla sua parte Gomez affonda come una lama nel burro, ma è noto che il calciatore deve ancora imparare in fase difensiva. Tuttavia, è autore di alcune buone chiusure nel primo tempo. Giovane molto generoso e prestante, viene ammonito al 62′ per gioco scorretto. Cresce con il passare dei minuti, e riesce a contrastare D’Alessandro che però gli fa venire i crampi.
Parolo 6: una certezza maturata e affermata con la maglia biancoceleste, una crescita che lo ha portato a diventare uno dei pilastri del centrocampo della Nazionale. Parte tuttavia con il freno a mano tirato, non dimostrando una grande brillantezza. Ma il centrocampo, tra lui Biglia e Milinkovic non regge. Risente come l’argentino degli impegni in Nazionale.
Biglia 6: festeggia le cento partite con la maglia della Lazio con una prestazione non al top, la condizione fisica evidentemente non è al massimo, ma la sua punizione che trova la testa di Hoedt per il raddoppio riscatta in parte le pecche e le incertezze. Si spende parecchio in fase difensiva.
Milinkovic 6: tatticamente confusionario, domina in alcune situazioni con il fisico – come negli stacchi aerei, ma non è certo tra i migliori dei biancocelesti in questa occasione. Si fa notare per un buon destro al 45′. Cresce nel secondo tempo, ma non abbastanza da non essere sostituito da Cataldi all’87’. Poco prima un salvataggio sulla linea di porta.
Cataldi 7: entra all’87’ e segna un minuto dopo su suggerimento di Basta.
Lombardi 7: un fedelissimo di Inzaghi fin dalla Primavera, scelto dal mister per rimpiazzare la falla in attacco aperta dalle bizze di Keita. Dimostra subito grande personalità in campo, e alla mezzora si fa trovare pronto a ribattere in rete una deviazione di Sportiello sulla conclusione di Immobile. Si infortuna e lascia il campo al 69′.
Wallace s.v.: esordio anche per il costoso terzino proveniente dal Monaco. Inzaghi lo piazza al centro nel nuovo e inedito schieramento con la difesa a tre. Non giudicabile.
Immobile 7,5: esordio con la Lazio per lui, finora unico acquisto italiano della sessione di mercato estiva. La sua prima conclusione al 7′ è debole e Sportiello, ma dopo altri sette minuti il suo diagonale destro non perdona il portiere avversario e porta in vantaggio una Lazio in grande difficoltà di gioco a centrocampo. Ammonito a fine gara, prende parte anche all’azione che porta al gol di Cataldi.
Kishna 6,5: il calciatore ha ottime doti tecniche, se il fisico non lo abbandona. Raggiunge spesso il fondo campo e mette la palla al centro, come quando serve Immobile in occasione del gol. Molto efficace nelle accelerazioni, lascia il campo al 65′ in evidente difficoltà di condizione fisica.
Djordjevic 5,5: sostituisce Kishna e prende il posto sulla sinistra del tridente d’attacco. Fa molto poco, quasi nulla.
Simone Inzaghi 6,5: dopo lunghe vicissitudini, che si sono concluse con le precoci dimissioni di Bielsa, ritrova la panchina che aveva occupato per le ultime sette partite della scorsa stagione. Il giovane allenatore ex Primavera si ritrova con grandi responsabilità da affrontare fin dalla prima giornata. Il grave ritardo nella sostituzione di Candreva, a cui si aggiunge la grana Keita, non lo facilitano certo nel compito, ed è costretto a schierare un 4-3-3 d’emergenza con il giovane Lombardi sulla destra e l’incerto Kishna sulla sinistra. La sua Lazio appare subito in difficoltà a centrocampo, Biglia/Parolo/Milinkovic non girano a dovere e difettano sia nel fare filtro che nell’impostare gioco: Marchetti se ne accorge e rilancia spesso lungo, puntualmente ripreso. Pur in difficoltà, la sua Lazio alla fine del primo tempo si ritrova con l’eccellente vantaggio di tre reti nei confronti dell’Atalanta per merito di Immobile, Hoedt e dell’esordiente ex Primavera Lombardi. La fortuna aiuta gli audaci, come si dice. Ma la fortuna non dura se ci si rilassa. Cosa che accade alla sua Lazio nella ripresa, quando subisce nell’arco di quattro minuti la doppietta di Kessie. Simone corre ai ripari: toglie Kishna e inserisce Djordjevic, poco dopo è costretto a sostituire l’infortunato Lombardi e cambia modulo passando alla difesa a tre con l’inserimento dell’esordiente Wallace. Ma negli ultimi venti minuti Inzaghi si deve sbracciare dalla panchina per esortare i suoi a non schiacciarsi così evidentemente sotto i colpi dei bergamaschi. La sua Lazio va in grande difficoltà quando Cataldi, appena entrato all’87’ va in gol dopo solo un minuto. Ma risponde subito Petagna. Alla fine, pur con grande sofferenza, riesce ad avere ragione del campo di Bergamo, portando a casa i tre punti. Simone dovrà ancora molto lavorare molto sulla squadra, ma soprattutto dovrà lavorare ancor di più il DS Igli Tare portando quei calciatori che ancora mancano per sostituire Candreva e, molto probabilmente, Keita.
IL TABELLINO
Atalanta-Lazio 3-4
Marcatori: 15′ Immobile (L), 20′ Hoedt (L), 33′ Lombardi (L), 63′, 67′ Kessie (A), 89′ Cataldi (L), 91′ Petagna (A)
ATALANTA (3-4-3): Sportiello; Raimondi, Toloi, Zukanović (78′ Petagna); Conti, Kurtić (86′ Gagliardini), Kessie, Dramé (43’D’Alessandro); Spinazzola, Paloschi Gomez. A disp. Bassi, Stendardo, Masiello, Migliaccio, Caldara, Mazzini, Carmona, Cabezas, Latte. All. Gian Piero Gasperini
LAZIO (4-3-3): Marchetti; Basta, De Vrij, Hoedt, Lukaku; Parolo, Biglia, Milinkovic (86′ Cataldi); Lombardi (69′ Wallace), Immobile, Kishna (65′ Djordjevic). A disp. Strakosha, Vargic, Germoni, Patric, Prce, Murgia, Leitner, Oikonomidis. All. Simone Inzaghi
Arbitro: Banti (sez. Livorno). Ass: Alassio-Schenone. IV: Valeriani. Add: Fabbri-Abisso.
NOTE
Ammoniti: 45′ Conti (A), 62′ Lukaku (L), 68′ Kurtić (A), 94′ Immobile (L)
Recupero: 4′ pt; 5′ st.
Serie A TIM 1^ giornata
Stadio Atleti Azzurri d’Italia di Bergamo