Marchetti 6: attento al 14′ sul sinistro di Muriel, poi non deve impegnarsi più di tanto fino al 79′ quando fa una prodezza intercettando un colpo di testa di Silvestre, poi però il pallone si impenna e Diakité la mette dentro per il gol della vittoria doriana.
Basta 6: torna titolare, ma reduce dall’infortunio resta più bloccato dietro. Bene nei compiti difensivi, con pronti disimpegni aerei e una buona guardia su Quagliarella. Prestazione discreta nel complesso, anche se al 75′ sbaglia tutto al tiro in area sampdoriana.
Hoedt 5: rimedia subito il giallo per un intervento scorretto su Diakitè al 21′, provocando una punizione da posizione molto pericolosa per la Lazio, che Muriel però non indirizza nello specchio della porta. Non interviene su Fernando in occasione del gol del pareggio al 20′. Nervoso, fuori posizione e legnoso, viene sostituito da Inzaghi all’inizio della ripresa.
Mauricio 5: prende il post di Hoedt a inizio secondo tempo, ma non si vede. Tanto per cambiare prende anche lui il giallo per eguagliare il compagno che ha sostituito.
Gentiletti 5: inizia cercando di guidare la difesa, attento alla marcatura di Muriel e pronto negli anticipi. Ma al 19′ in occasione del pareggio di Fernando buca clamorosamente andando a marcare Quagliarella. Col passare dei minuti Muriel e tuti gli avanti doriani diventano sempre più imprendibili per lui. Troppo lento, viene ammonito all’81’ per un fallaccio su Soriano.
Konko 6: rientra dopo l’infortunio muscolare e subito si mette in mostra con una bella verticalizzazione per Candreva che poi crossa in area per il gol di Djordjevic. La catena con Keita sembra funzionare a meraviglia, tanto che le azioni si sviluppano tutte sulla sinistra. Rimedia il giallo per un intervento scorretto su Muriel. Esce all’82’ per Morrison s.v. (anche se in quei 10 minuti fa bene), che non gioca in campionato da ottobre 2015. Particolare curioso, è l’unico a scendere in campo con lo sponsor Paideia sulla maglia. Mai vista una cosa del genere prima d’ora in serie A.
Onazi 6: a volte troppo impreciso nel controllo palla, non si risparmia comunque in corsa e impegno. Disputa una buona gara, di grande quantità, recupera palloni e fa perfino il regista sulla trequarti all’occorrenza.
Biglia 6: a inizio gara perde una palla pericolosa proprio davanti alla sua area di rigore, poi riprende a correre in lungo e in largo dando una grossa mano a Hoedt e Gentiletti, sempre in evidente difficoltà. Tuttavia non è il miglior Biglia della stagione, più preoccupato di aiutare la difesa che di inserirsi in regia avanzata. La sua punizione al 94′ viene deviata da Viviano in corner.
Lulic 5: non particolarmente incisivo, pur tornando al suo ruolo di interno di centrocampo. Fernando sfugge anche a lui quando va a segnare il gol del pareggio. Cresce col passare dei minuti, come sempre e trova una migliore posizione in campo. Troppo impreciso oggi nei cross e negli appoggi.
Candreva 5,5: è lui a confezionare il cross aereo al bacio per la testa di Djordjevic che al 3′ la mette dentro alle spalle di Viviano. Al quarto d’ora non riesce a stoppare bene in area piccola un gran suggerimento di Keita e si fa murare il tiro effettuato con ritardo. Ci riprova al volo da posizione impossibile al 17′, ma la palla finisce sull’esterno della rete. Quando si invola sul fondo la difesa blucerchiata fa muro e raddoppia. Si fa ammonire al 32′ per proteste, chiedeva il calcio di rigore per una trattenuta di Cassani ai suoi danni mentre Keita effettuava un traversone. Al 44′ non segna il calcio di rigore facendosi parare il tiro da Viviano, che però è uno specialista, per lui questo è il quarto rigore parato in stagione. Stavolta ne fa le spese Antonio, che tira anche un rigore non impeccabile. Dopo il rigore fallito si impegna ancora di più. Al 59′ si fa trovare perfino sul fondo della propria metà campo a chiudere su Muriel che era scattato in campo aperto. Reduce da un infortunio, ammonito e con un rigore fallito esce al 63′ per far posto a Felipe Anderson. Un voto in meno per il rigore sbagliato.
Felipe Anderson 5: rileva Candreva a mezzora dalla fine. Si impegna, fa qualche mnumero dei suoi saltando l’uomo, ma nel complesso è ancora molto molle.
Djordjevic 6: inizia bene, perché al 3′ la mette dentro raccogliendo un bel cross aereo di Candreva. A parte il gol, il resto della gara prosegue con il suo solito pressing alto sui difensori avversari e molto movimento. Al 42′ non riesce a incrociare il bel cross di Candreva in area. Al 68′ si divora letteralmente il gol del vantaggio lisciando da solo davanti a Viviano un cross basso di Keita che doveva essere solo spinto in rete. Impresentabile, nonostante il gol di testa (con Viviano completamente spiazzato però).
Keita 6,5: bravissimo a disimpegnarsi dribblando gli avversari, sembra mancargli sempre l’ultima mossa, quella decisiva. Però è impeccabile nei cross dal fondo, ma Candreva in un paio di occasioni fa flop. Scivola al 38′ e Rizzoli, incomprensibilmente, lo ammonisce. Bravo a non scomporsi, un minuto dopo Viviano gli toglie la gioia del gol sul diagonale indirizzato sul palo più lontano. Crea tantissime occasioni, dovrebbe solo migliorare nel tiro. Instancabile, continua spina nel fianco della difesa avversaria assieme a Candreva sulla fascia opposta. Vince spesso il duello con l’ex De Silvestri. Al 68′ offre sul destro di Djordjevic il gol del vantaggio, ma il finto centravanti (anzi finto calciatore) biancoceleste liscia clamorosamente il pallone. Il migliore in campo dei biancocelesti.
Simone Inzaghi 5,5: dopo la batosta rimediata contro la Juve invita i suoi a giocare spensierati, senza preoccupazioni di classifica. Fa bene, perché la sua Lazio oggi gioca in scioltezza, nonostante le assenze importanti di Klose e Parolo. Fa bene, perché la Lazio di Genova fa una buona gara nel primo tempo, corre, costruisce azioni e va in gol dopo soli 3′. Peccato che i centrali della sua squadra non siano da serie A, e infatti al 20′ puntuale arriva il pareggio di Fernando. A inizio ripresa lascia un impacciato e ammonito Hoedt negli spogliatoi e inserisce Mauricio cercando di migliorare le cose nel reparto arretrato, ma le cose migliorano di pochissimo. Purtroppo, anche in attacco con Djordjevic gli errori si fanno pesanti, quando il centravanti serbo liscia clamorosamente il pallone offerto al bacio per il suo destro da Keita. Ce la mette tutta, fa entrare perfino Morrison negli ultimi minuti, ma la prestazione e soprattutto il risultato non cambia. La sua Lazio al Marassi deve solo biasimare sé stessa per le occasioni mancate e per aver riportato a casa zero punti. Sicuramente l’operato di Inzaghi non può essere valutato nelle sette gare di un campionato senza più obiettivi. Tare prima della gara prima sembra confermarlo sulla panchina della Lazio per la prossima stagione, poi però sembra contraddirsi dicendo che la Società ha le idee chiare e che al momento opportuno il nuovo allenatore della Lazio verrà annunciato…
IL TABELLINO
Sampdoria-Lazio 2-1
Marcatori: 3′ Djordjevic (L), 20′ Fernando (S), 78′ Diakité (S)
SAMPDORIA (3-4-2-1): Viviano; Cassani, Silvestre, Diakité; De Silvestri, Barreto, Fernando, Dodò (92′ Skriniar); Krsticic (74′ Soriano), Muriel (65′ Correa); Quagliarella.
A disp. Puggioni, Brignoli, Rodriguez, Pereira, Palombo, Christodoulopoulos, Sala.
All. Vincenzo Montella
LAZIO (4-3-3): Marchetti; Basta, Hoedt (46′ Mauricio), Gentiletti, Konko (83′ Morrison); Onazi, Biglia, Lulic; Candreva (63′ Felipe Anderson), Djordjevic, Keita.
A disp. Guerrieri, Berisha, Braafheid, Mattia, Mauri, Milinkovic, Cataldi, Rossi.
All. Simone Inzaghi
ARBITRO: Rizzoli (sez. Bologna). Ass.: Tonolini-Tegoni. IV: Barbirati. Add.: Gervasoni-Candussio.
NOTE. Ammoniti: 22′ Hoedt (L), 32′ Candreva (L), 38′ Keita (L), 44′ Dodò (S), 55′ Konko (L), 81′ Gentiletti (L), 84′ Mauricio (L), 94′ Barreto (S).
Recupero: 4’st.
Serie A TIM 35^ giornata
Sampdoria-Lazio 15:00
Stadio Luigi Ferraris, Genova