CALCIO – Lazio, la crisi continua

Un solo punto nelle ultime sei partite in campionato. Da dodici anni la Juventus all’Olimpico rimane un avversario insuperabile

Nell’anticipo del venerdì, la Juventus si conferma la bestia nera della Lazio. Dopo le sconfitte in finale di Tim Cup e in Supercoppa, la Lazio rimedia un altro risultato negativo contro la Juventus. Il doppio svantaggio finale non lascia adito a giustificazioni. I bianconeri hanno raggiunto il maggior risultato con il minimo sforzo. Il possesso palla dei biancocelesti, quasi al 60%, non è servito a nulla se non a incassare due gol. L’autogol di Gentiletti nei primi minuti di gioco e la rete di Dybala alla mezz’ora hanno letteralmente chiuso la partita, con la Lazio incapace di reagire e di rendersi pericolosa. La quinta sconfitta nelle ultime sei partite di campionato segna l’apice di una crisi senza fine, una crisi di identità e di gioco. Nessuno, dalla società all’allenatore e ai calciatori può dirsi al riparo da critiche. La difesa è davvero imbarazzante. Il centrocampo non costruisce più trame di gioco. Gli attaccanti non segnano. Difficile immaginarsi un repentino cambio di rotta nelle prossime partite. La confusione della guida tecnica rimane eclatante. Le dimissioni di Pioli non sono, però, all’ordine del giorno. “Io sono il primo responsabile, ma non mollo la barca in difficoltà”, queste le parole del tecnico nel post gara rispondendo a una precisa domanda.

LE FORMAZIONI – Il modulo scelto da Pioli è il 4-2-3-1. Davanti alla porta difesa da Marchetti, la linea difensiva è composta da Mauricio e Gentiletti centrali, con Radu e Basta sulle fasce. Biglia e Parolo sono i due davanti alla difesa. Candreva, Milinkovic-Savic e Kishna, preferito a Felipe Anderson, sono i trequartisti alle spalle dell’unica punta Klose. Allegri risponde con un accorto 3-5-2 che vede Mandzukic e Dybala come unici terminali offensivi.

PRIMO TEMPO – Lo Stadio Olimpico è disertato come sempre da qualche a tempo a questa parte dai tifosi biancocelesti. I supporter della Juventus sono numericamente di più. Non si contano più di trentamila presenze. Appena scesa in campo, la Lazio è già sotto. Al 7’ un tiro al centro dell’area biancoceleste di Dybala vede la deviazione decisiva nella propria porta di uno sfortunato Gentiletti. Lo svantaggio fa evaporare tutte le buone intenzioni della squadra di Pioli che, pur partita con intensità, non riesce a riprendere in mano il pallino del gioco. La Juventus è padrona del campo. Al 32’ un bolide dai venti metri di Dybala chiude la partita. Marchetti, coperto da Parolo, non vede, si tuffa in ritardo e riesce solo a sfiorare il pallone che si insacca. La retroguardia biancoceleste, sebbene schierata, è tramortita. La partita della Lazio finisce qui.

SECONDO TEMPO – La seconda frazione di gioca inizia con una doppia sostituzione di Pioli che, conscio degli errori di formazione, richiama in panchina Candreva e Kishna e mette in campo Felipe Anderson e Keita. Il cambio non sortisce praticamente nessun effetto. Non esiste costruzione di gioco e di azioni pericolose, Buffon mai chiamato in causa. L’ingresso in campo di Matri al 69’ al posto di Milinkovic-Savic ha come unica conseguenza quella del cambio del modulo che passa a un confusionario 4-2-4. Nei minuti finali si conta qualche tiro da lontano verso la porta bianconera di Keita e Parolo. Dopo 4 minuti di recupero l’arbitro Banti di Livorno manda le squadre negli spogliatoi. Numerosi fischi accompagnano la squadra verso il tunnel nella pancia dell’Olimpico. Altra sconfitta, per il momento non si scorge la luce in fondo al tunnel.

IL TABELLINO
Lazio-Juventus 0-2
Marcatori: 7′ aut. Gentiletti (L), 32′ Dybala (J)

LAZIO (4-2-3-1): Marchetti; Basta, Mauricio, Gentiletti, Radu; Biglia, Parolo; Candreva (46′ Felipe Anderson), Milinkovic (69′ Matri), Kishna (46′ Keita); Klose.
A disp. Berisha, Guerrieri, Braafheid, Konko, Hoedt, Cataldi, Djordjevic.
All. Stefano Pioli

JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Sturaro, Marchisio, Asamoah (69′ Evra), Alex Sandro; Mandzukic (82′ Morata), Dybala (80′ Cuadrado).
A disp. Neto, Rubinho, Rugani, Lemina, Padoin, Vitale, Zaza.
All. Massimiliano Allegri

ARBITRO: Banti (sez. Livorno). ASS.: Costanzo- Barbirati. IV: De Luca. ADD.: Orsato-Celi

NOTE. Ammoniti: 15′ Gentiletti (L), 26′ Mandzukic (J), 37′ Mauricio (L), 45+3′ Radu (L), 60′ Parolo (L), 68′ Alex Sandro (J), 75′ Evra (J), 83′ Klose (L)
Recupero: 3′ pt; 4′ st.