Dopo la cocente sconfitta rimediata in campionato contro il Sassuolo, la Lazio rialza la testa in Europa. Lo fa alla sua maniera, conquistando una bella vittoria in casa contro il Rosenborg. Il 3-1 finale è frutto di tenacia, gioco di squadra e sacrificio. In dieci contro undici, per quasi ottantacinque minuti, gli uomini di Pioli hanno compiuto una vera e proprio impresa che vale il primo posto solitario nel girone di Europa League, con una buona percentuale di passaggio del turno già con un risultato positivo nella prossima partita. La fredda serata dell’Olimpico sarà ricordata per la terza espulsione stagionale di Mauricio (da rivedere), per l’ottima prestazione di Felipe Anderson e di Matri e per il secondo rigore stagionale parato da Berisha. Dinanzi a tanta qualità, gli avversari, nonostante siano uno dei club più blasonati della Norvegia, si sono dimostrati poca cosa, sicuramente non all’altezza della competizione europea, seconda per prestigio solo alla Champions League.
LE FORMAZIONI – Pioli, orfano di De Vrij, Biglia e Parolo, schiera la formazione con il modulo 4-2-3-1. In porta, come avviene sovente nelle gare non di campionato, c’è Berisha. La linea di difesa è composta da Mauricio e Hoedt centrali, con Konko e Radu sulle fasce. I due registi sono Onazi e Cataldi. Candreva, Mauri e Felipe Anderson formano il terzetto avanzato alle spalle dell’unica punta Matri. Il Rosemborg, desideroso di conquistare almeno un pareggio, è schierato con un 4-3-3 a vocazione più difensiva che offensiva.
PRIMO TEMPO – La Lazio scende in campo con la consueta maglia nera. Già nei primi minuti si nota l’assoluta differenza di gioco e di qualità tra padroni di casa e ospiti. Al 4’ i biancocelesti sono già vicini al gol del vantaggio. Prima Hoedt, di testa, prende in pieno il palo su calcio d’angolo. Poi Mauri la traversa sugli sviluppi dell’azione. Dal possibile 1-0, la Lazio in due minuti si ritrova con un uomo in meno. Mauricio commette uno sciagurato fallo da dietro su Skjelvik lanciato a rete. Per l’arbitro, come da regolamento, non ci sono dubbi: è rosso diretto. Pioli corre ai ripari e inserisce Gentiletti al posto di Onazi. Il modulo diventa un 4-2-2-1, con Mauri arretrato vicino a Cataldi. Nonostante l’inferiorità numerica, i biancocelesti riescono a non farsi intimidire dal Rosenborg. Dopo un paio di azioni degli ospiti, tuttavia non pericolose, è la Lazio a passare in vantaggio con Matri su assist di Candreva. Terzo gol in biancoceleste per l’attaccante arrivato sul finire del mercato estivo. Il Rosenborg accusa il colpo ma non si demoralizza. Nello spazio di sei minuti, colpisce per ben due volte il palo. Nella prima occasione è Berisha sfiorare con il guantone, evitando il gol, il pallone su lancio di Skjelvik. Nella seconda Søderlund si mangia a due passi il gol del pareggio, con il portiere biancoceleste ormai battuto.
SECONDO TEMPO – La seconda frazione di gioco comincia sulla scia della prima, con il Rosenborg intraprendente e la Lazio attendista. Al 54’ arriva il gol che non ti aspetti. Felipe Anderson, servito magistralmente da Matri, trova il colpo decisivo per battere Hansen con una precisa rasoiata all’angolino: 2-0. La partita sembra incanalarsi nel giusto binario per i biancocelesti. La stanchezza, però, comincia a farsi sentire e, al 69’, Søderlund anticipa Gentiletti e insacca il gol che accorcia le distanze. La Lazio soffre. Pioli inserisce Lulic per Felipe Anderson e, poco dopo, Milinkovic-Savic per uno stanco Mauri. Al 79’ Radu viene steso in area da De Lanlay. Per l’arbitro è rigore. Sul dischetto si presenta Candreva, con al braccio la fascia di capitano. Il portiere norvegese para il tiro ma nulla può fare sulla ribattuta: 3-1. La partita, a dieci minuti dalla fine, può dirsi virtualmente chiusa. Ma con la Lazio non si possono dormire sonni tranquilli. In pieno recupero, il Rosenborg ha la possibilità di accorciare. Il calcio di rigore fischiato dall’arbitro per un fallo di Konko su Konradsen è parato magistralmente da Berisha. Il 3-1 rimane il risultato finale.
IL TABELLINO
Lazio-Rosenborg 3-1
Marcatori: 28′ Matri (L), 54′ Felipe Anderson (L), 69′ Søderlund (R), 79′ Candreva (L)
LAZIO (4-2-3-1): Berisha; Konko, Mauricio, Hoedt, Radu; Onazi (11′ Gentiletti), Cataldi; Candreva, Mauri (74′ Milinkovic-Savic), Felipe Anderson (69′ Lulic); Matri. A disp: Marchetti, Basta, Morrison, Klose. All. Stefano Pioli
ROSENBORG (4-3-3): Hansen; Svensson (76′ Konradsen), Bjordal, Eyjólfsson, Dorsin (61′ Mikkelsen); Jensen, Selnæs (89′ Vulhjàlmsson), Midtsjo; De Lanlay, Søderlund, Skjelvic. A disp. Hansen, Reginiussen, Pedersen, Stamnestrø. All. Kare Ingebrigtsen
ARBITRO: Pawel Gil (POL) ASS.: Sadczuk-Borkowski. IV: Sapela. ADD.: Frankowski-Jakubik.
NOTE
Ammoniti: 84′ Milinkovic-Savic (L), 90′ Matri (L), 93′ Konko (L).
Espulsi: 6′ Mauricio (L).
Recupero: 1′ pt; 3′ st.