CALCIO – Lazio-Frosinone 2-0. Le pagelle biancocelesti

Gara bloccata per 80 minuti, quando Keita, subentrato a Kishna, segna con un destro d'autore. Il raddoppio di Djordjevic al 94'

Marchetti 6,5: al 12′ è bravo e pronto sulla punizione di Pavlovic dai 30 metri, forte ma centrale, due minuti dopo si infortuna allo zigomo su un’uscita alta e deve ricorrere all’intervento dei sanitari ma rimane in campo. Al 36′ però è costretto a lasciare e viene sostituito da Berisha.

Berisha 7: entra al 38′ per sostituire Marchetti infortunato e dopo 35′ secondi para subito a terra il tiro di Paganini. Bravo al 46′ a deviare toccando appena il pallone sul fendente di Dionisi, ma disastroso al 20′ del s.t. quando esce a cacciare farfalle mentre Blanchard colpisce indisturbato la traversa. Al 40′ del s.t. salva il risultato deviando in angolo un tiro insidioso di Chibsah.

Basta 6,5: è il solito, fa tutto e di più sia in fase offensiva che in quella di recupero. Spinge e si danna l’anima, ma viene sempre contrastato con forza dagli avversari. Dopo un ulteriore contrasto rimane a terra nel primo tempo ma rimane in campo fino al 17′ della ripresa, quando deve lasciare il campo a Konko per la spalla sinistra sublussata e dolorante.

Konko 6: entra in corsa e fa il suo dimostrando convinzione e una buona condizione fisica. Spinge anche tanto in avanti e va al tiro, potente da fuori area ma impreciso.

Hoedt 6: si fa saltare da Dionisi dopo un minuto dalla ripresa e deve pensarci Berisha a deviare in angolo. Per il resto della gara è attento e disciplinato

Gentiletti 6: all’11, sugli sviluppi del corner di Kishna, il suo stacco di testa finisce fuori di poco. Ammonito al 22′ del s.t. Si disimpegna con eleganza quando deve ripartire palla al piede, sempre preciso negli appoggi con il suo sinistro geometrico. Bene in area con anticipi e chiusure di precisione.

Lulic 7: bella la sua botta di controbalzo al 6′ sulla sponda aerea di Djordjevic. Gara di grande corsa e impegno, a metà della ripresa accusa un problema muscolare ma è costretto a stringere i denti e a restare in campo perché Pioli ha esaurito i cambi. Si sposta a intermedio di centrocampo mentre Parolo va a prendere il suo posto da terzino. Prezioso al 31′ quando, nonostante l’infortunio, evita un gol fatto con una perfetta diagonale. Con il trascorrere dei minuti si fa forza e si spinge anche in avanti, eroicamente.

Cataldi 6: entra subito in partita con personalità e dinamismo e disputa una prestazione sufficiente ma non esaltante, come tutto il centrocampo oggi schierato da Pioli. Ci prova al 30′ con una botta da fuori che si perde di poco sul fondo.

Biglia 8: attivissimo fin dai primi minuti di gioco, una sua botta di destro viene murata dalla difesa al 22. Viene ammonito all’8′ della ripresa per un battibecco con Dionisi. Ci prova anche andando al tiro, ma senza efficacia. Detta i tempi di gioco, è dappertutto, se perde un pallone rincorre con cattiveria ogni avversario, fa pregevoli serpentine seminando gli avversari ed è impeccabile nei suggerimenti, ma oggi i finalizzatori sonnecchiano per la maggior parte della gara.

Parolo 6,5: combatte a centrocampo e si impegna come al solito, alla fine del 4′ di recupero del primo tempo tenta un inserimento con stacco di testa che finisce alto. Quando Lulic accusa un fastidio muscolare, scambia la sua posizione con il compagno e va a prendere il suo posto a sinistra. Sfiora il raddoppio al 90′, ma il suo tiro è deviato in corner.

Felipe Anderson 6,5: al 10′ prova la conclusione da fuori area e costringe Leali a deviare in corner. Ci prova ripetutamente con le sue tipiche percussioni in area, ma la difesa del Frosinone è sempre molto attenta e spesso riesce a fare un muro molto efficace. Sembra spegnersi progressivamente verso la fine della prima frazione di gioco. Non è il miglior Felipe, alterna fiammate degne della sua classe a momenti di smarrimento e di errori banali. Non si rivedono le sue magie fino al termine della gara, quando tenta un tiro a giro dopo la galoppata di Keita in ripartenza al 94′, ma Leali è bravo a respingere. Ci pensa Djordjevic a metterla dentro

Djordjevic 6: al 20′, servito molto bene da Lulic, viene anticipato da Leali. Resta in ombra per tutta la durata della gara. Fino al 4′ minuto di recupero della ripresa, quando la mette dentro dopo uno scambio davanti all’area di rigore tra Keita e Felipe Anderson, il cui tiro a giro viene respinto da Leali proprio sui suoi piedi. Un gioco da ragazzi metterla dentro con freddezza.

Kishna 5,5: altra prova un po’ fumosa dell’esterno olandese che scambia la fascia spesso durante il corso del primo tempo con Felipe Anderson. Al 35′ inventa un delizioso passaggio in area, ma la palla davanti a Leali non trova un compagno pronto a calciarla in rete. Commette errori un po’ banali e perde palloni in modo troppo semplice complicandosi la vita con eleganti ma a volte leziosi preziosismi. Pioli si decide a sostituirlo con Keita al 16′ del s.t.

Keita 8: dopo 6′ dalla sua entrata in campo si procura un angolo con una buona discesa sulla sinistra, poco dopo un suo cross è completamente fuori misura. Cambia fascia con Anderson e al 33′ del s.t. fa un’azione personale che viene deviata in corner. Ha voglia e fame, e un minuto dopo la mette dentro con un destro preciso che prende il palo destro di Leali e si insacca sul lato opposto. Si toglie la maglia per la gioia e viene ammonito. Grande discesa e tiro che Leali deve deviare in angolo al 38′. Bravo anche a guadagnare minuti prendendo preziose punizioni. Da lui parte anche l’azione del raddoppio laziale con una grande ripartenza dalla propria trequarti in contropiede. Generoso, pur potendo andare al tiro, serve l’amico Felipe che però si fa parare il tiro a giro. Deve pensarci Djordjevic a non vanificare la sua bella ripartenza.

Pioli 6,5: mette in campo una formazione poco incisiva a centrocampo e debole sugli esterni d’attacco. Felipe Anderson non è in giornata e quando si accende viene efficacemente contrato dagli avversari. Kishna è spesso troppo lezioso e la sua Lazio nonostante il forcing iniziale va letteralmente a sbattere contro il muro difensivo innalzato da Stellone. Dovrebbe forse cambiare entrambi, ma le circostanze lo costringono prima a sostituire Marchetti che prende una brutta botta allo zigomo durante uno scontro aereo in uscita, poi Basta – anche lui vittima di una botta alla spalla sinistra dopo un contrasto – con Konko. Entra quindi soltanto Keita per Kishna. Mai cambio fu più indovinato e prduttivo. Dopo pochi minuti Lulic accusa un problema muscolare e rimane comunque in campo eroicamente. Una gara che sembra avviata al pareggio, con una Lazio davvero poco incisiva, viene sbloccata da Keita con un gran gol all’80’. È sempre il bambino il più affamato e in forma dei suoi e a lui si deve il raddoppio di Djordjevic al 94′. Nonostante la prestazione corale di carattere ma poco produttiva, la sua Lazio riesce a vincere contro un avversario che ha fatto penare diverse altre squadre. Questo è quel che conta.
IL TABELLINO
LAZIO-FROSINONE 2-0
Marcatori: 80′ Keita (L), 94′ Djordjevic (L)

LAZIO (4-3-3): Marchetti (37′ Berisha); Basta (62′ Konko), Hoedt, Gentiletti, Lulic; Cataldi, Biglia, Parolo; Felipe Anderson, Djordjevic, Kishna (61′ Keita).
A disp. Patric, Braafheid, Radu, Onazi, Morrison, Candreva, Milinkovic-Savic, Mauri, Matri.
All. Pioli.

FROSINONE (4-4-2): Leali; Rosi, Bertoncini, Blanchard, Pavlovic (86′ Castillo); Soddimo (85′ Verde), Chibsah, Gucher, Paganini (74′ Tonev); Dionisi, D. Ciofani.
A disp. Zappino, Gomis, Russo, M. Ciofani, Crivello, Frara, Gori, Sammarco, Carlini.
All. Stellone.

ARBITRO: Di Bello. ASS.: Costanzo-Di Vuolo. IV: Fiorito. ADD.: Tagliavento-Abbattista.

NOTE. Ammoniti: 53′ Biglia (L), 53′ Dionisi (F), 58′ Gentiletti (L), 67′ Felipe Anderson (L), 81′ Keita (L)
Recupero: 4′ pt; 5′ st.