CALCIO – Hellas Verona-Lazio 1-2 – Le pagelle biancocelesti

Negato al 4' un gol valido a Djordjevic, Verona in vantaggio con Helander al 33'. Pari di Biglia al 63' (R), di Parolo il siluro vincente al 41'

Marchetti 6,5: per nulla impegnato fino al 33′, quando prima viene aiutato dalla traversa ma un secondo Gòmez la mette dentro. Si lamenta, e giustamente, per un blocco subito che gli impedisce di intervenire sulla zuccata dell’attaccante gialloblu. La sua porta non corre pericoli per il resto della gara. Puntuale su un’uscita nei minuti di recupero.

Basta 7,5: fa tutto, in attacco e in ripiegamento, inarrestabile. Una costanza da lottatore e atleta vero, preciso anche nelle chiusure e bravo sulle diagonali difensive. Prezioso in area di rigore, pratico nelle decisioni quando c’è da spazzarla via non fa complimenti. Insostituibile

Mauricio 4,5: viene ammonito al 25′ per un’entrata a gomito alto, esagerata la decisione dell’arbitro. Dorme assieme a Gentiletti sul gol di Helander al 33′. Viene espulso all’81’ (doppio giallo) per un entrata folle ai danni di Wszolek

Gentiletti 5,5: viene trattenuto in area al 4′ quando Djordjevic devia di testa in rete un cross di Kishna, ma Giacomelli – sbagliando – vede un fallo di Parolo in area. Dorme alla grande sul gol di Helander.

Lulic 7,5: dimostra di essere un miglior terzino sinistro di quanto non creda. Anche a Verona una buona prova, molto dinamico. Buono il dialogo con Kishna sulla fascia. Mette tanti palloni al centro dell’area, ma la difesa dell’Hellas tiene. Viene ammonito per simulazione al 67′.

Biglia 7,5: è al rientro dopo il lungo infortunio, molto al di sotto del suo standard durante i primi 45 minuti, tanto che la Lazio spesso si affida al lancio lungo per Djordjevic. Cresce con il passare dei minuti e riprende il suo ruolo naturale di metronomo e costruttore di geometrie nel centrocampo dal 60′ in poi, quando Pioli abbandona il 4-2-3-1 e torna al consueto 4-3-3. Con lui la Lazio ritrova quel gioco spumeggiante e convincente che l’aveva portata al terzo posto nello scorso campionato. Risposte da vero capitano nell’intervista sul campo a fine partita: “Io via dalla Lazio? Solo voci. Sono qui e non ho mai detto di non essere felice di stare alla Lazio”.

Parolo 7,5: solito lottatore, dagli sviluppi della punizione per un suo fallo a centrocampo nasce il gol del vantaggio del Verona. Confeziona un lancio perfetto per Djordjevic sul finire del primo tempo, ma il serbo fallisce clamorosamente. Grandissimo il suo gol all’85’ calciando un siluro sulla punizione corta battuta da Biglia sui suoi piedi. Ammonito nel primo minuto di recupero finale per un’entrata in ritardo.

Felipe Anderson 7,5: nonostante abbia un piccolo fastidio muscolare rimediato nel riscaldamento, fa venire subito le traveggole alla difesa veronese, viene atterrato in area al 6′ ma per Giacomelli non è rigore. Poi ci prova due volte di destro mancando il bersaglio. Grande il suo destro al 50′, deviato in corner. Al 54′ la sua incursione in area con palla attaccata al piede semina il panico, ma l’azione sfuma. Sempre più in difficoltà fisica, viene sostituito all’82’ per far posto a Hoedt, dopo l’espulsione di Mauricio.

Hoedt 6,5: entra e partecipa alla vittoria in rimonta dei suoi. Preziosa la sua deviazione in corner nei minuti di recupero.

Milinkovic-Savic 7,5: sempre nel vivo del gioco, calciatore il cui peso specifico sulla trequarti della Lazio diventa sempre più importante. Prova il tiro al 29′ da dentro l’area ma Helander si frappone con il corpo. Al 49′ prova un dribbling in area ma viene fermato. Continua a lottare fino alla fine della gara procurandosi anche una punizione interessante al limite dell’area all’85’. Punizione da cui nasce il gol di Parolo della vittoria.

Kishna 6,5: molto mobile, a tratti non molto incisivo. Sfodera buoni cross dal fondo, ma in area il Verona fa una guardia feroce o i compagni non raccolgono. Al 60′ viene rilevato da Mauri.

Mauri 5: entra al posto di Kishna e va a fare il finto centravanti. Il suo sinistro al 69′ è alto sulla traversa. Spreca ancora di sinistro al 74′ mandando fuori. Fuori condizione.

Djordjevic 4,5:  segna di testa al 4′ deviando un cross di Kishna dalla sinistra, ma Giacomelli – sbagliando – non convalida per un presunto fallo di Gentiletti in area, che invece il fallo lo subisce. Si divora letteralmente un gol al 15′ su un tracciante in area di Milinkovic-Savic. Se ne divora un altro sbagliando piede, tutto solo davanti al portiere, al 42′ su una verticalizzazione perfetta di Parolo. Manca il gol del pareggio al 59′ da solo davanti a Rafael su un’ottima palla filtrante dal fondo di Lulic. Viene mandato in panchina al 60′. Al suo posto Keita.

Keita 7,5: entra e procura subito un rigore netto, costringendo Sala ad atterrarlo, rigore poi trasformato da Biglia. Palla al piede è imprendibile e costringe i veronesi a commettere fallo su di lui, in qualsiasi porzione del campo si trovi. Tiene con grande agonismo fino a fine gara, ripiegando all’occorrenza anche in posizioni difensive.

Pioli 7,5: la formazione che schiera è quella vincente contro il Genoa, con il rientrante Biglia al posto di Cataldi. Parte con un 4-2-3-1 che sfodera una buona prestazione ma concretizza poco nell’ultimo passaggio o con un Djordjevic davvero campione giornaliero di gol divorati. Dopo un’ora e in svantaggio fa la mossa giusta facendo entrare Mauri e Keita per Kishna e Djordjevic e tornando così al 4-3-3. La Lazio pareggia su rigore procurato da un inarrestabile Keita al 63′ e in dieci dopo l’espulsione di Mauricio vince in rimonta sfatando un tabù che per oltre vent’anni non vedeva la Lazio trionfante al Bentegodi contro il Verona. Con il recupero di Biglia, Pioli ricomincia a vedere la sua Lazio, che sfodera un’ottima prestazione per tutta la gara.

Giacomelli 4,5: non convalida il gol regolare di Djordjevic al 4′ perché vede un fallo commesso da Gentiletti che invece lo subisce. Non concede un probabile rigore su Anderson atterrato in area da Helander al 6′. Esagerato il primo giallo su Mauricio, giusto il secondo. Non vede il blocco su Marchetti in occasione del gol di Helander. Non può non concedere il rigore su Keita da cui scaturisce il pareggio biancoceleste.

IL TABELLINO
HELLAS VERONA-LAZIO 1-2
Marcatori: 33′ Helander (V), 63′ Biglia rig. (L), 85′ Parolo (L)

HELLAS VERONA (4-3-3): Rafael; Pisano, Moras, Helander, Souprayen; Greco (60′ Bianchetti), Viviani, Hallfredsson (77′ Matuzalem); Sala, J. Gomez (55′ Wszolek), Jankovic.
A disp. Coppola, Gollini, Albertazzi, Winck, Zaccagni.
All. Mandorlini.

LAZIO (4-2-3-1): Marchetti; Basta, Mauricio, Gentiletti, Lulic; Biglia, Parolo; Felipe Anderson (82′ Hoedt), Milinkovic-Savic, Kishna (60′ Mauri); Djordjevic (60′ Keita).
A disp. Berisha, Guerrieri, Radu, Patric, Braafheid, Seck, Cataldi, Onazi, Morrison.
All. Pioli.

ARBITRO: Giacomelli (sez. Trieste). ASS.: Crispo-Gava. IV: Vuoto. ADD.: Calvarese-Ghirsini.

NOTE. Ammoniti: 13′ Hallfredsson (V), 25′ Mauricio (L), 67′ Lulic (L), 78′ Sala (V). 91′ Parolo (L)
Espulsi: 81′ Mauricio per doppia ammonizione (L)
Recupero: 1’pt; 5′ st.